L’unica auto in grado di battere una Porsche 911 è una Porsche 911. Parole grosse ma gira che ti rigira, è la sacrosanta verità.
CHE PRETESE L’unica auto in grado di battere una Porsche 911 è una Porsche 911. Parole grosse che non ricordo dove ho letto, probabilmente in una rèclame Porsche di qualche anno fa, poco importa perché alla fine gira che ti rigira, è la sacrosanta verità.
OCCHI SOLO PER LEI Di sportive più prestazionali, performanti e più cazzute da guardare ce ne sono tante ma solo la Porsche 911 racchiude tra lamiere e pelle, dopo più di 50 anni, lo stesso codice genetico, composto dal cromosoma della fruibilità nella guida di tutti i giorni e da quello che la rende maledettamente efficacie tra i cordoli.
OMG Un mix micidiale che a me ha fatto letteralmente perdere la testa. D’altro canto non è facile aggiornarsi anno dopo anno, inseguendo norme anti inquinamento sempre più stringenti, mantenendo però intatto lo stampo originale. Turbizzazzione compresa perché, lo saprete, è questa la novità della Porsche 991 MK2. Calma, calma ragazzi prima di storcere il naso e dare giudizi affrettati.
FAI SANGUE Iniziamo dalla linea. In effetti riconoscere la nuova Porsche 911 non è così facile per chi non ha l’occhio allenato. Il restyling è stato leggero come il trucco di una teenager al primo appuntamento. Nuove le prese d’aria anteriori, il motivo a forma di V e le luci diurne a Led. Stesso discorso dicasi per il posteriore con i fanali che ora paiono rosicchiati da un topolino. Del tutto inedite le prese d’aria ai lati del paraurti per placare la fame d'aria del sistema di sovralimentazione e dell'intercooler.
INFOTAINMENT 2.0 Senza dimenticare la striscia luminosa che unisce i fari, caratteristica della Carrera 4, che di notte ammalia come uno spettacolo di fuochi d’artificio. All’interno tutto è come è sempre stato e sempre dovrà essere, a cominciare da quell'odore tipico, i porschisti sanno di cosa parlo. E poi i cinque strumenti circolari, la chiave a sinistra e quei meravigliosi sedili con poggiatesta integrato riconoscibili tra mille. Ora però c’è un infotainment più evoluto (la prova la trovate tra le correlate) che supporta la cartografia di Google Maps e il sistema CarPlay per la connessione dell’Iphone. Senza dimenticare il nuovo volante 918 style con il tastino magico per avere tutta la potenza per 20 secondi, una sorta di boost alla FastAndFurious.
ASPIRAZIONI DA TURBO A questo punto vi starete chiedendo come e quanto spinga il nuovo 3.0 litri biturbo. Intanto ci sono 20 cavalli più di prima per un totale di 370 puledri. C’è tanta coppia in basso (450 Nm), un turbo lag francamente inavvertibile e, superati i 4.000 giri, quella bella progressione, cattiva e vorace che si esaurisce solo verso quota 7.500.
GOD JOB GUYS Non c’è che dire, i tecnici hanno fatto proprio un bel lavoro anche dal punto di vista del suono. Certo l’aspirato emetteva gorgheggi più cattivi anche senza lo scarico sportivo (optional che tra l’altro la mia non ha) ma per essere un motore turbo il risultato è più che accettabile. Compreso il soffio delle turbine mai troppo presente, e meno male!
SOSPENSIONI RAFFINATE Farà piacere sapere che di serie per tutte le nuove 911, ci sono le sospensioni regolabili elettronicamente (anche dette PASM, Porsche Adaptive Suspension Management). Ora, però, il tutto si può integrare con il controllo automatico del rollio (PDCC Porsche Dynamic Chassis Control) e, udite udite anche con le ruote posteriori sterzanti (optional), sinora appannaggio della mitologica GT3.
MORALE DELLA FAVOLA Insomma alla fine quale è il verdetto? E' entrata nel mio cuore anche questa 991 MK2 oppure no? Bè la risposta è si. Perchè nonostante ogni volta si aggiunga sempre più roba, tra gingilli elettronici e meccanici, quando la guardi negli occhi puoi scorgere ancora la sua anima più vera, quella che solo una 911 possiede.