Un pulsante fa da bacchetta magica per cambiare pelle, per trasformare l'arzilla berlina tedesca in sportiva con i fiocchi. Un incantesimo che viene a meraviglia se nella pozione si aggiunge un ingrediente speciale.
Mentre molte altre Case puntano sui cambi robotizzati, la Volkswagen resta fedele al classico automatico. Una scelta che soddisfa appieno nella guida e anche coerente con il look di gusto neoclassico della Polo.
Indecisi se prendere il mano il volante o lasciarlo all'autista? L'ammiraglia del Tridente soddisfa in entrambi i casi, a suo agio nei panni di sportiva e di berlina di rappresentanza. Un eccellente compromesso, che si paga però a caro prezzo...
Il vino buono sta nella botte piccola. La regola si può estendere in senso lato anche alle SUV, come conferma questa Toyota poco più che tascabile, giunta ormai a fine carriera. Si disimpegna a meraviglia in città e nel misto ma non si presta a fare l'animale da soma.
Ha un cognome giapponese, il passaporto americano ma si sente a casa sua anche nel Vecchio Continente. Con un tre litri V6 e un cambio CVT affiatatissimi, si muove bene tanto a passo di parata quanto nella guida sportiva. E non batte ciglio neppure quando deve rimboccarsi le maniche.
Tremila chilometri con la station più piccola della Casa tedesca. Un viaggio alla scoperta delle qualità del due litri a gasolio tedesco. Senza trascurare gli aspetti pratici.
Sotto il vestito... i muscoli! Solo piccoli dettagli tradiscono la vera natura di questa svedese: dietro una facciata elegante si nasconde una vera belva, capace di sfidare in pista le sportive più accreditate. Pronta però a rivestire i panni della berlina tutta casa e ufficio.
Plus di nome e anche di fatto. Più grande e più versatile, strizza l'occhio alle famiglie cui una Golf vulgaris andrebbe ormai stretta, tra pargoli e bagaglio al seguito. Con una differenza di prezzo da far cadere in tentazione anche i single incalliti.
Con il boxer 2.5 turbo la Forester dà il meglio di sé, sportiva e atletica quando serve eppure pronta a trotterellare mansueta nell'uso quotidiano. Il prezzo e i consumi non sono bassi ma il piacere di guida è impagabile.
L'abito non farà forse il monaco, ma l'auto talvolta sì. E così per il popolo cittadino degli happy hour la Mini Cabrio diventa un'autentica icona. Un fenomeno di moda da esibire o da godere con il vento (molto) tra i capelli.
Gli ingredienti classici, quelli che hanno reso famosa l'industria coreana, ci sono tutti. Un abitacolo solido e spazioso e un comportamento stradale onesto quanto il prezzo fanno della Getz a gasolio un'alternativa credibile alle "solite note".
Superdotata, sportiva e risparmiosa. Quello della 530d touring potrebbe essere il drive test più sintetico di tutta la mia carriera di giornalista. Basterebbe una parola: superba. Dopo aver percorso qualche migliaio di chilometri in compagnia della tedescona, la 530d touring è diventata il mio riferimento per la categoria. Rimangono tra ...
Tre numeri e due lettere per una doppia personalità dalle mille sfaccettature. Fascinosa e versatile, la 307 CC si conferma un jolly buono per tutte le stagioni. Da gustare in tutto relax, dimenticandosi dei cavalli sotto il cofano.
Forse non sarà la più bella del reame ma è davvero un ottimo partito, con un prezzo a dir poco interessante. Tra i suoi punti di forza ci sono anche un abitacolo spazioso e un motore brillante e poco assetato.
Se affrontare il traffico diventa sempre più stressante, meglio farlo con un'auto che mette di buon umore. Meglio se color Ideal Standard, l'azzurrino tenue che andava tanto di moda tra i sanitari negli Anni 70.
Essere o apparire? Per la Carens nessun dubbio: con pochi fronzoli e tanta sostanza, questa coreana è la monovolume ideale per chi bada al sodo. Certo, qualche rinuncia va fatta ma a questo prezzo si chiude volentieri un occhio.
Costa come una Suv di taglia media ma per dimensioni e prestazioni può sfidare rivali ben più blasonate. Gli assi nella sua manica sono l'abitabilità, la versatilità e un molto motore generoso.
La C5 si conferma degna erede di una stirpe di grandi passiste, grazie soprattutto alle esclusive sospensioni idropneumatiche. Troppo spesso sottovaluta è dotata anche di un motore potente e parco nei consumi.
Con un piede nelle vie dello shopping e l'altro nelle pit-lane delle piste, l'ultima 911 riprova l'alchimia di ricreare un equilibrio divenuto proverbiale. Stavolta, però, l'esclusività non dipende solo dal conto in banca: entra in gioco anche il manico
Ha un look che fa girare la testa, un sound che va dritto al cuore e prestazioni da brivido! Difficile resistere al fascino di questa coupé che, a sorpresa, se la cava benone anche nell'uso quotidiano. E il prezzo...
Non esistono più le mezze stagioni? La Saab dà un colpo di spugna anche all'inverno con una Cabriolet da godere 365 giorni all'anno, dotata di un abitacolo e una capacità di carico degni quasi di una berlina.
Tutta nera sembra più una pantera che non un giaguaro ma come ogni felino che si rispetti, la S-Type si muove silenziosa e con passo felpato. Sempre pronta a cambiare umore e tirare fuori gli artigli per aggredire le curve.
La Suzuki cavalca l'onda lunga delle Suv con una versione extra large della Grand Vitara. Un ricetta country-chic, senza rinnegare però le origini fuoristradistiche. Il risultato è valido compromesso, offerto anche a un prezzo piuttosto ragionevole.
Il suo punto di forza? Non avere punti deboli. Con un abitacolo più ampio della media e un motore che le calza a pennello, la Mazda3 dimostra che, nel segmento C, le buone alternative alle "solite note" ci sono, eccome.