Pregi e difetti della Opel Insignia Sports Tourer 1.6 CDTi 136 CV S6S AT6, dopo la prova su strada
COMINCIAMO DALLA FINE Certe volte per iniziare bene un racconto la cosa migliore è cominciare dalla fine. A fare questo mestiere capita spesso di guidare auto da sogno e davvero non pensavo che mi sarebbe dispiaciuto così tanto separarmi da una - tutto sommato ordinaria - Opel Insignia Sports Tourer 1.6 CDTi al termine della prova su strada. Perché? Perché mi ha fatto viaggiare da re, sfoderando doti ben al di sopra delle mie aspettative.
INTERNI ACCOGLIENTI Profilo basso, molto lunga e affusolata all'occhio, la Insignia station wagon è un'auto che coniuga un invidiabile understatement con tocchi davvero ricercati. Come il raccordo tra il profilo cromato della fiancata e il fanale posteriore. Molto spaziosa e accogliente, con l'aiuto di interni beige chiaro la mia Insignia ha un abitacolo luminoso. I materiali sono di qualità apprezzabile e omogenea. L'accoppiamento tra plancia e pannelli porta potrebbe essere più preciso, ma i profili illuminati sugli stessi danno un tocco di raffinata eleganza all'abitacolo quandi fa buio.
APPLE CARPLAY E ANDROID AUTO A bordo si ha la sensazione di avere tutto ciò che serve per macinare chilometri in completo relax. A partire da tre comodi vani portaoggetti nel tunnel centrale e ampie tasche alle portiere. Meno generoso, va detto, è il cassetto portaguanti. L'infotainment è compatibile con Android Auto e Apple CarPlay: collego il mio smartphone via cavo alla presa USB nel cassetto tra i sedili e sullo schermo ritrovo le icone per richiamare le funzioni telefono, navigazione e pure i comandi vocali di Google Assistant.
TOUCH, NOT LAUNCH Anche senza ricorrere alle magie di Android, comunque, l'impianto della Opel ha menu semplici e intuitivi. A voler essere pignoli lo scorrimento dell'elenco stazioni radio si ferma presto quando togli il dito dal display: non lo puoi “lanciare” come su un iPad, per intenderci. Tuttavia il display touch da 8” è comunque preciso al tocco e ben leggibile in tutte le condizioni di luce.
HEAD UP DISPLAY Comodi i tasti dedicati, in un pannello a sinistra del volante, per le regolazioni dello Head Up Display. Questo ha quattro diverse modalità di visualizzazione: velocità e limiti vigenti; velocità e istruzioni del navigatore; velocità e contagiri; velocità e stazione radio. Molto evidenti, su HUD, gli allarmi visivi per pericolo collisione con auto o pedone, ma il sistema di rilevamento è fin troppo apprensivo e a volte attira la mia attenzione più del dovuto.
UN PO' APPRENSIVA Quello della compagna di viaggio apprensiva è un ruolo che alla Opel Insignia Sports Tourer riesce molto bene. Fermo in coda, per esempio, i sensori di parcheggio suonano spesso al passare di scooter e pedoni. Un problema risolvibile in un batter d'occhi, visto che sul tunnel centrale c'è un comodo pulsante per spegnerli. Accanto c'è pure un tasto che disattiva il mantenimento di corsia, che tuttavia non è troppo ivasivo: si spegne da solo a velocità cittadine, per riattivarsi quando si va più veloce.
QUESTIONE DI FEELING Comoda anche la disposizione del pomello per regolare l'ampiezza massima di apertura del portellone posteriore (che è robotizzato e ha pure un sensore per azionare il meccanismo con il piede, quando si arriva all'auto carichi di pacchi): è nella tasca della portiera lato guida. Il pelo nell'uovo? Il comando delle frecce fa un rumore secco all'azionamento: toglie giusto una virgola alla qualità percepita e francamente stona con le eccellenti sensazioni che altrimenti l'Insignia trasmette.
SPAZIOSA Il bagagliaio? Proprio come ti aspetti da una station wagon di cinque metri di lunghezza è enorme: da 560 a 1665 litri. Farebbe comodo una rete fermabagaglio, che sull'auto in prova non ho trovato. Intelligente l'idea della luce guida, proiettata a terra con il simbolo del portellone, che ti indica dove far passare il piede per aprire il vano di carico senza usare le mani (anche se non ho ancora capito il movimento giusto per far scattare il sensore al primo colpo).
BELLA DA GUIDARE E al volante com'è? L'Insignia si fa apprezzare fin dai primi metri per il volante leggero, che rende la guida poco faticosa. L'assetto è confortevole, aiutato da spalla degli pneumatici 215/55 17” dell'esemplare in prova (di serie il mio allestimento avrebbe cerchi da 18”). E nonostante le gomme meno ribassate, la precisione di guida è ottima. Addirittura sorprendente quanto siano contenuti il rollio in curva e il beccheggio in frenata. Gira piatta, l'Insignia, e fa ben sentire il lavoro delle gomme, per un piacere di guida insospettabile laddove le strade si fanno tortuose. Doti confermate, tra l'altro, anche nella guida a pieno carico.
MOTORE ADEGUATO Parlando di piacere di guida, viene spontaneo interrogarsi sul motore. E se un millesei diesel da 136 CV può sembrare una scelta al risparmio, la ragionevole brillantezza del CDTi Opel offre spunti e riprese assolutamente all'altezza della situazione. Con il solo difetto di una certa ruvidità e rumorosità in piena accelerazione, che si accompagna a qualche vibrazione avvertibile alla pedaliera. Nonostante ciò l'insonorizzazione dell'Insignia è buona. Contiene bene persino il rumore sul pavé degli pneumatici invernali Michelin Alpin 6 dell'esemplare in prova.
BENE A PUNTO L'AUTOMATICO Sorprendente è anche il cambio automatico, che quando lo lascio fare da sé ha una reattività nella norma, ma diventa particolarmente svelto e ubbidiente se usato in modalità manuale/sequenziale. Le palette dietro al volante sono un optional da 150 euro che vale la pena di prendere in considerazione. Sempre molto fluide le partenze da fermo, anche in salita e a pieno carico.
PARCHEGGIO ASSISTITO Altra dote da non sottovalutare è l'efficacia dei fari full LED dell'esemplare in prova: nelle strade di collina affrontate nel buio completo hanno illuminato il percorso quasi a giorno. Molto scenografici gli abbaglianti, che quando chiamati in causa aprono il fascio luminoso come il sipario di un teatro. Giunti a destinazione, va detto, i profili arrotondati e sfuggenti dell'Insignia rendono gli ingombri un po' difficili da pecepire. In questa situazione ho apprezzato i sensori e la telecamera di parcheggio, dal funzionamento preciso e affidabile. E volendo c'è pure un sofisticato sistema di parcheggio automatico.
I CONSUMI La mia prova dell'Insignia mi ha portato da Milano alla Puglia e parlando di consumi il computer di bordo ha registrato 8,9 l/100 km in città; circa 5 l/100 km in autostrada a 130 km/h costanti e 7,1 l/100 km di media. Interessante notare che l'autonomia reale raggiunge i 900 km con un pieno: una dote non trascurabile per chi fa tanti chilometri. Auto molto concreta, questa Insignia: piena di virtù e con pochissimi difetti di poco conto.
QUANTO COSTA L'Opel Insignia Sports Tourer 1.6 CDTi 136 CV S&S AT6 Innovation in prova poteva contare su alcuni accessori. Per esempio la chiamata di emergenza OnStar (200 euro), lo Head Up Display (900 euro) e il cruise control adattivo (750 euro): quanto basta per superare di qualche migliaio di euro i 36.400 euro del prezzo base. Ok il prezzo è giusto? Io penso di sì.