Prova su strada del nuovo Citroen Berlingo 1.5 diesel 130 cavalli 2018: caratteristiche, pregi e difetti dell'allestimento Shine
A PROVA DI... PORSCHE Per mettere a dura prova un'auto ci sono tanti modi. Per esempio caricarla all'inverosimile o tirarle il collo tra i cordoli di un circuito. Al nuovo Citroen Berlingo BlueHDi 130 S&S M Shine 2018, però, è andata pure peggio: l'ho usato per andare fino a Padova a ritirare una Porsche Cayman e per tornare indietro dopo averla riconsegnata.
CREIAMO UN PO' DI SUSPENSE Il confronto, per quanto ingiusto, sorge spontaneo: è inevitabile, infatti, che l'abitudine a una certa auto evidenzi le differenze con quella usata subito dopo. Ma prima di immaginarvi chissà quali giudizi nefasti io abbia maturato sulla francese, continuate a leggere: potreste avere qualche sorpresa.
Nuovo Citroen Berlingo 2018: vista laterale
ÈANDATA COSÌ... Per non svelare subito il finale del giallo, la prendo alla lontana e precisamente da quando, una sera dopo le 19, prendo il Berlingo nel parcheggio della redazione per prepararmi alla gita a Padova del giorno successivo. Il colpo d'occhio non è niente male.
EFFETTO SIMPATIA Le linee e le finiture del frontale, unite al colore sabbia metallizzato della carrozzeria e agli Air Bump sulle fiancate, con tocchi di arancione qua e là, valorizzano le forme mutuate da un veicolo di estrazione commerciale a creare una multispazio decisamente simpatica, per un uso famigliare.
CURA DEL DETTAGLIO L'ampia portiera agevola l'accesso a bordo e una volta dentro apprezzo una seduta alta e dominante: quasi da SUV. Mi piace lo stile, che conferma un'accurata ricerca dei dettagli tipica di Citroen e che si concretizza, per esempio, nella cinghia applicata al coperchio del vano portaguanti davanti al passeggero. Il tocco francese continua nei contrasti cromatici del rivestimento dei sedili e nei molti particolari a effetto alluminio.
EFFETTO PANORAMA Ma il vero spettacolo comincia quando alzo lo sguardo e vedo l'enorme tetto panoramico in vetro, oscurabile tramite una tendina a comando elettrico. Una lunga plafoniera traslucida funge da vano portaoggetti supplementare e di notte crea una diffusa luce ambientale in abitacolo.
Nuovo Citroen Berlingo 2018: il tetto panoramico
CUSTODE DEI SEGRETI Numerosissimi i vani portaoggetti, persino sotto i piedi del passeggero, sopra la testa di chi siede dietro, nella plafoniera e in tanti altri posti insospettabili: sono 28 in totale per un totale di 186 litri di carico extra, per i generi di conforto utili in viaggio. A bordo, insomma, abitabilità e praticità sono di un altro livello rispetto alle monovolume tradizionali, quelle, per capirci, nate dalle comuni berline.
FORME INGANNATRICI I fianchi verticali, che massimizzano lo spazio interno, fanno sembrare il Berlingo più grande di quanto non sia in realtà (4,40 x 1,92 x 1,84 m), ma dopo un po' ci si abitua e nel frattempo, in manovra, mi muovo disinvolto grazie al sistema di sensori e telecamere che mi restituiscono una visione a 360°.
IN CITTÀ Esco dal cortile e mi dirigo verso casa. Nel traffico la Citroen si muove con dicreta agilità e un buono spunto, se tengo il motore sopra i 1.500 giri. Devo solo fare il piede alla frizione, dalla molla piuttosto tonica, per dosarla alla perfezione. Con una vetratura da record, pari a 6,4 metri quadri, la sensazione di respiro è enorme. Peccato per il montante della plancia un po' ingombrante, che ruba qualche centimetro alla gamba destra.
IPER PRATICO Prima di arrivare a casa passo per il supermercato a fare la spesa e con il Berlingo ho solo l'imbarazzo della scelta su dove piazzare le borse. Le porte scorrevoli sono super-comode, specie nei parcheggi stretti, ma il bagagliaio è davvero generoso: con una capacità di 775 litri e un piano di carico perfettamente piano. Il portellone va detto, è molto grande, ma se manca spazio per sollevarlo, sul Berlingo che ho in prova (prezzo 27.500 euro, con le dotazioni menzionate) c'è il lunotto apribile...
Nuovo Citroen berlingo 2018: il lunotto apribile
AUTO CONTRO TUTOR Il giorno dopo mi metto in viaggio per raggiungere la Porsche, apprezzando il comfort del Berlingo che in autostrada si esprime davvero bene. La posizione non affatica e c'è quello che serve per affrontare un viaggio senza pensieri. Non ultimo un impianto di infotainment con schermo da 8 pollici che, impostato il navigatore, mi indica esattamente quando mi trovo in area coperta dal sitema Tutor per il controllo della velocità.
TANTA ELETTRONICA In totale sono 19 le tecnologie di aiuto alla guida e vanno dallo Head up Display a colori all’Active Safety Brake, dal cruise control adattativo al mantenimento di corsia, fino all'utilissimo riconoscimento dei cartelli stradali e dei limiti di velocità, che mi ricorda in ogni momento quale sia l'andatura consentita. E in caso la strada si faccia difficile c'è pure il Grip Control con Hill Assist Descent, che con un pomello sulla plancia consente di adottare tarature diverse per il controllo di trazione a seconda delle condizioni.
CONSUMI Le forme importanti rendono il Berlingo un po' più sensibile del normale alle turbolenze, ma l'assetto garantisce buone doti di stabilità e tenuta di strada. I consumi? Si va dai 6,4 l/100 km registrati in autostrada ai 10,5 l/100 km nel traffico del casa-ufficio, con una media che si aggira sui 7,4 l/100 km, secondo quanto misurato dal computer di bordo. Sempre condizionati da percorso e stile di guida, ovviamente. Il ritorno da Padova, come previsto, lo faccio in Porsche e sapete che c'è? Alle velocità consentite, tutto sommato, mi sentivo più rilassato sul comodo Berlingo.