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Prova su strada

Subaru Outback, orgogliosa di essere diversa. Il test drive


Avatar di Mario Cornicchia, il 21/02/22

2 anni fa - Al volante di Outback di ultima generazione in allestimento Premium

Nuova Subaru Outback 2.5i Premium (2022): prova prezzi, opinioni
Al volante di Outback di ultima generazione, allestimento Premium. Interni, motore, tecnologie: cosa mi convince e cosa un po' meno

Dalla sua, più che la bellezza in senso canonico, la Subaru Outback ha sempre avuto il fascino dell’esotico, del non comune. Di non comune, le prime generazioni avevano l’altezza da terra e le protezioni sui parafanghi, oltre al tetto con il rialzo. Ora che la formula vanta numerosi tentativi di imitazione come la Settimana Enigmistica, rimane il fascino esotico di linee riconoscibili. Alla prova, Outback 2021 in allestimento top di gamma (Premium).

Nuova Subaru OutbackNuova Subaru Outback

ESTERNI

Di per sé l’ultima generazione della Subaru Outback ha linee gradevoli e di esotico ha l’altezza da terra e lo scatolozzo sul tetto che contiene le barre, piuttosto ingombrante e squadrato: non è bellissimo, ma nasconde rail che, sbloccati al tocco di una leva, ruotano e si trasformano in barre trasversali su cui trasportare oggetti lunghi e ingombranti o montare portasci, portabici e contenitori. Non bellissimo, ma molto pratico.

Subaru Outback, i caratteristici rail sul tettoSubaru Outback, i caratteristici rail sul tetto

ALL'INTERNO

Dove negli anni la Subaru Outback ha fatto progressi esponenziali è nella qualità e nello stile degli interni. Attenti a equilibrare i pesi con bilancini da spacciatore, ad abbassare il baricentro sfruttando ogni accorgimento possibile, a progettare e realizzare in casa (quasi) ogni componente meccanico ed elettronico, gli ingegneri giapponesi non si sono preoccupati per anni dell’effetto wow degli interni, pensando soltanto a praticità e robustezza. Alla fine, però, anche in Subaru hanno capito che quando ci si siede al volante, prima di accorgersi della trazione integrale AWD supersimmetrica, ci si accorge della qualità dei materiali, delle finiture, dei dettagli, e hanno capito che quello è il momento in cui ci si deve trovare come a casa. Così l’abitacolo dell’ultima generazione della Subaru Outback è premium come non mai in ogni dettaglio, dalla pelle nappa della versione Premium al grande schermo verticale dell’infotainment da 11.6 pollici.

Subaru Outback, interni spaziosi e per driver di qualunque tagliaSubaru Outback, interni spaziosi e per driver di qualunque taglia

ROOMY È lunga, ma meno di altre maxi wagon, 487 cm, e lo spazio all’interno è ben sfruttato: sedili grandi e tanto spazio per chi siede davanti, ma anche chi siede dietro può allungare bene le gambe e sedersi su un divano profondo e comodo, riscaldabile come i sedili anteriori e il volante. Tutto ciò non va per nulla a discapito del bagagliaio che può ospitare, con i cinque posti operativi, oggetti larghi 110 centimetri e lunghi un metro, oppure lunghi fino a quasi due metri sei si ripiegano in avanti gli schienali posteriori. Un bagagliaio attrezzato con tanti ganci e anelli sui fianchi, per fissare borse e bagagli, con scomparti e una presa a 12 Volt, oltre a un vano capace sotto al piano di carico. Per aprire il portellone è sufficiente accostare una mano o il gomito alle Pleiadi dello stemma Subaru, soluzione più facile e pratica rispetto alla soluzione a piede di altre Case.

Il bagagliaioIl bagagliaio

SARTORIALE Con la posizione di guida faccio amicizia subito: il sedile si abbassa bene (è una station wagon rialzata, non un SUV), il volante ha una buona escursione e trovo facilmente la mia posizione preferita, bassa e non troppo vicina. Una telecamera mi riconosce e sceglie le mie impostazioni preferite, è la stessa che fa scattare l’allarme se vede diminuire pericolosamente la mia soglia di attenzione. L’infotainment ha icone un po’ old style, ma sono grandi e facili da cliccare anche in movimento. La risposta è veloce, ma non velocissima, e il leggero ritardo mi disturba soltanto quando attivo la selezione della temperatura. A portata di clic si trovano tutte le opzioni più utilizzate relative all’auto e alla guida, ADAS inclusi che sono ampiamente personalizzabili nell’attivazione e nell’intervento.

Subaru Outback, l'infotainment non è un fulmine di guerra, ma è piacevoleSubaru Outback, l'infotainment non è un fulmine di guerra, ma è piacevole

IL MOTORE BOXER

Sotto il cofano frulla l’immancabile motore boxer a iniezione diretta di benzina nella sua versione a quattro cilindri duemilacinque, con 169 cavalli e 252 Nm di coppia massima a 4.000 giri per 193 km/h e 0-100 in 10,2 secondi. Avete già capito che non stiamo parlando di un missile terra terra, ma è un motore pensato più per l’efficienza che per le prestazioni, accreditato di 8,6 l/100 km nel ciclo combinato WLTP. Il sistema Si-Drive mi consente di scegliere tra una mappatura S, Sport, e una I, Intelligente: se scelgo la prima la differenza si sente e la Outback è decisamente più brillante e pronta. Nella modalità intelligente la guida è fluida e piacevole, mi accorgo della differenza soltanto quando devo riprendere o accelerare rapidamente.

FEELING DI GUIDA

A chiudere il cerchio dell’efficienza c’è l’ultima rivisitazione del cambio CVT Lineartronic. Il Cambio a Variazione Continua non è molto amato, funziona come quello di uno scooter e quando si affonda sul gas, in genere, fa imballare il motore. Il Lineartronic è un CVT che assomiglia più a un automatico: quando si preme leggermente sull’acceleratore si comporta da CVT, scegliendo quella tra le sue infinite marce che ottimizza il regime di rotazione del motore ma, quando premo più a fondo, si muove su otto posizioni programmate delle sue pulegge e riproduce i cambi marcia di un cambio automatico, evitando di imballare il motore. Così unisce l’utile al dilettevole.

Il cambio a variazione continua LineartronicIl cambio a variazione continua Lineartronic

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BEVE CON MODERAZIONE In realtà il cerchio dell’efficienza non si chiude con il cambio CVT Lineartronic, ma con la leggerezza della Subaru Outback che, in ordine di marcia, pesa soltanto 1642 kg. È un peso da SUV di taglia media, non da station wagon lunga poco meno di cinque metri con una vera trazione integrale permanente. il peso ridotto influisce innanzitutto sui consumi: nella mia prova durata circa 1.600 chilometri tra città, autostrada e strade di montagna ho verificato l’onestà del consumo dichiarato, risultato che ho conseguito prestando attenzione ai consumi, ma con una guida decisamente svelta. Stando un po’ meno attento ho raggiunto i 9 l/100 km medi, ma con una guida un po’ meno svelta si può anche fare di meglio.

LEGGERMENTE SPORTIVA Il peso contenuto, poi, distribuito perfettamente sulle quattro ruote, insieme alla trazione integrale con Active Torque Split e torque vectoring e al servosterzo VGR (Variable Gear Ratio), che adatta il rapporto di sterzata rendendolo più o meno diretto, mi fa sembrare la Outback ancora più leggera e corta di quanto sia davvero tra curve. Complice anche l’assetto un po’ rigido, un po’ duro sulle buche secche e confortevole sugli avvallamenti, la Outback percorre le curve veloce e precisa, non si inclina e sembra sfidare la formula della forza centripeta. Oltre che fornire un ottimo confort sulle strade di montagna a chi, in genere, ha lo stomaco sensibile.

Alla guida è più agile del previstoAlla guida è più agile del previsto

A VOCE ALTA La leggerezza si paga forse un poco nella insonorizzazione. La Subaru Outback non mi stupisce per silenziosità, sembra meno imbottita di altre auto specie nell’isolare il rumore di rotolamento delle gomme, ma questo non significa che sia stancante anche dopo ore di autostrada. La provo con gomme Pirelli Sottozero che, da brave gomme invernali, in genere non brillano per silenziosità, probabilmente con gomme estive avvertirei meno anche questo rumore di fondo. Il motore è silenzioso, si fa sentire con un rombo un po’ ruvido quando si preme a fondo e gli si chiede uno sforzo extra.

ADAS ALLA PROVA PRATICA

La Outback ha una dotazione più che completa di ADAS gestiti dalla doppia telecamera del sistema Eye-Sight, dal cruise control adattivo alle funzioni di guida assistita al riconoscimento dei segnali stradali e della normativa del Paese che si attraversa. Oltre il pacchetto che si occupa di quanto accade in coda, che sia il pericolo di tamponamento a retro avventate contro ostacoli o in uscita da un posteggio. Il doppio occhio annegato nella parte alta del parabrezza ha una visione stereo di quanto accade, proprio come i nostri occhi e, non essendo radar, ma veri e propri occhi elettronici, vedono e non soltanto sentono quanto accade.

Assistenti di guida avanzati e puntualiAssistenti di guida avanzati e puntuali

CROCEROSSINA Tengo attivo il mantenimento di corsia in caso di possibile contatto con altre auto e, nelle nostre autostrade congestionate a si allarma nei cambi corsia un po’ più stretti attivando lo sterzo. Trovo invece davvero ben studiato il sistema di allerta con una serie di LED di colore verde, arancione e rosso proiettati alla base del parabrezza che allertano in maniera efficace e progressiva sui cambi di corsia o potenziali pericoli. Durante la mia prova non sono mai intervenuti a sproposito, a parte quando, a passo d’uomo su una strada stretta, hanno temuto che un cane al guinzaglio si volesse suicidare sotto le ruote dell’Outback con conseguente inchiodata. Non saprò mai se l’Eye-Sight abbia davvero intuito le intenzioni suicide del cane o ha preso un abbaglio.

IN CONCLUSIONE

Subaru Outback: mi piace così com'èSubaru Outback: mi piace così com'è

Sono un po’ di parte quando parlo di una Subaru Outback, mi piace la formula delle wagon ad assetto rialzato e la Outback mi è sempre piaciuta, anche per il suo essere al di fuori delle solite scelte tra i soliti marchi. Mi piace il suo essere fuori dalle scelte di branco e mi piace anche la sua natura di auto totale, inarrestabile su qualsiasi fondo (anche grazie all’X-Mode e alle sue due modalità Snow/Dirt e Deep Snow/Mud), con grandi spazi interni in cui stare comodi e caricare anche oggetti ingombranti (e se non basta con un clic ci sono anche le barre sul tetto pronte all’uso), piacevole e sicura da guidare e con l’affidabilità delle Subaru.

PREZZO E DOTAZIONI

A questo la versione Premium aggiunge anche una dotazione a cui non manca nulla a un prezzo, sommato tutto quanto offre, contenuto. Con 50.000 euro tondi tondi la Subaru Outback 2.5i Premium oltre a tutto quanto vi ho descritto finora offre cerchi n lega da 18”, interni in pelle nappa neri o neri/tabacco, climatizzatore automatico bi-zona, Android Auto e Apple CarPlay (non wireless), tetto apribile elettrico, telecamere anteriore, posteriore e laterali, audio DAB Harman Kardon con 11 altoparlanti (buono, ma non il massimo), chiave keyless e sedili anteriori a regolazione elettrica.

Subaru Outback Premium: tua con un mezzo centinaio di migliaia di euroSubaru Outback Premium: tua con un mezzo centinaio di migliaia di euro


Pubblicato da Mario Cornicchia, 21/02/2022
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Listino Subaru Outback
AllestimentoCV / KwPrezzo
Outback 2.5i Lineartronic Style 169 / 12445.950 €
Outback 2.5i Lineartronic 4dventure 169 / 12448.950 €
Outback 2.5i Lineartronic Premium 169 / 12452.950 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Subaru Outback visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Subaru Outback
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