Sulle stradine di Erbezzo (Vr) per mettere alla prova il Dynamic Control System della Juke
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ALLA FACCIA! La Nissan Juke ha una grande personalità estetica. Originale fuori e anche dentro. Certo, può non piacere a tutti ma secondo me bisogna solo osservarla un pò meglio. E' un curioso incrocio fra un SUV, una coupé e una citycar. A prima vista può lasciare un pò perplessi con le sue linee ondulate, originali, che si mettono in mostra soprattutto sui passaruota alti e che danno forma a una carrozzeria compatta e muscolosa, mettendo bene in chiaro che la Juke è una crossover con un'anima sportiva.
GIRIAMOCI INTORNO E' vero, su questo vi do ragone. Le linee sono originali ma alla lunga potrebbero stancare. Allora mettiamola così. Personalmente, preferisco un'estetica fuori dagli schemi che le solite linee uguali su tutti i modelli, meglio emergere un pò dalla massa di tanto in tanto, e gli ingegneri Nissan miravano proprio a questo quando hanno disegnato la Juke. Oltre alle curve, rapiscono la mia attenzione i fari anteriori che con il restyling di metà carriera (la Juke la conosciamo dal 2010) ora sono a LED, cosi' come gli indicatori di direzione sugli specchietti. Senza dimenticare i cerchi in lega da 17 e le luci di coda a boomerang, chiaramente ispirate a quelle della sportiva Nissan 370Z.
ULTIMI PREPARATIVI Seduto al posto di guida noto subito che la Juke N-Connecta, una versione particolare della normale Juke, mi mette a disposizione un navigatore satellitare touch da 5.8'', 6 altoparlanti, i comandi al volante per controllare la radio e il suo volume e anche pulsante Start/Stop. Devo ammettere che la Juke non nasconde la sua grande personalità neppure dentro l'abitacolo. Ci sono un po' troppe plastiche negli interni, ma sono lucide e di buona qualità, senza contare che riprendono il colore della carrozzeria, grazie al Color Pack Interior, un'altra feature della versione N-Connecta. Particolare la plancia dalle forme rotonde che comprende la console dell'infotainment e il navigatore, che ospita anche le bocchette dell'aria centrale e i tasti per poter aver il pieno controllo sia del Dynamic Control System sia del climatizzatore automatico.
START YOUR ENGINE Ma bando alle ciancie, metto in moto il motore diesel 1.5 DCi da 110 CV, inserisco la modalità Eco e sento subito lo sterzo alleggerirsi e il motore acquietarsi, sono pronto per fare un giro. La destinazione? Verona e le bellissime stradine di Erbezzo, ripide e giocose, le stesse che hanno ospitato il Rally Due Valli nel Campionato Italiano Rally, dove posso testare a dovere il Nissan Dynamic Control System, posizionato nella console centrale in basso, dove premendo il tasto Climate si accede ai comandi del climatizzatore, mentre attraverso il tasto D-Mode tutti i tasti della console cambiano funzione e si può scegliere tra tre diverse modalità di guida che mi permettono di cambiare il carattere dell'auto, la risposta dell’acceleratore e dello sterzo, nonchè di ottenere le massime performance dal motore. Si sceglie tra le modalità Normal, la più versatile e piacevole per la guida di tutti i giorni, la modalità Sport, utile per avere a disposizione tutta la potenza del motore e la modalità Eco, che limita i consumi e ritarda la risposta del turbo. In base alla modalità che scelgo, sul piccolo schermo centrale (non proprio HD...), ci sono alcune informazioni specifiche che si basano sulla modalità di guida scelta. Per esempio, scegliendo la modalità Sport apparirà un grafico per indicare la potenza erogata del motore oppure la forza G prodotta dall'auto, mentre scegliendo la modalità Eco, apparirà il consumo del carburante.
IN CITTA' Nella metropoli la Nissan Juke si difende davvero bene, e la posizione rialzata aiuta molto il comfort di guida. La Juke è agile e scattante ma soprattutto prevedibile nelle sue reazioni. Ho ancora attiva la modalità Eco e lo sterzo è leggero ma riesce ugualmente a trasmettere un buon feeling. Lo trovo docile e confortevole. Mi sto annoiando un pò e cerco di liberarmi del traffico che si sta addensando davanti a me cercando stradine di seconda mano, ma la Nissan non mi delude e si dimostra manovrabile e pronta, mi segue senza battere ciglio anche nei repentini cambi di direzione che sto effettuando. Senza contare che il cambio a sei marce è un burro, gli innesti sono precisi, la cambiata è morbida e la posizione della leva, più in alto del normale mi ricorda un'auto da corsa. I sedili anteriori sono comodi e mi trattengono ben saldo ma trovo la seduta un pò troppo bassa per i miei gusti (anche sfruttando al massimo la regolazione in altezza del sedile) e la visibilità è un pò penalizzata dalla conformazione delle lamiere che limitano la visibiltà, soprattutto nella zona posteriore. Meno male che per parcheggiare ci sono i sensori posteriori e anche la telecamera.
UN PO' DI RALLY Finalmente sono arrivato a Erbezzo. Le sue stradine, immerse nei boschi e nel Parco Naturale Regionale della Lessinia mi mettono davanti al paradiso. Ma cosa sto aspettando? Salto la modalità Normal e inserisco la modalità Sport e mi butto a capofitto tra tornanti, staccate e curve in appoggio e chi ne ha più ne metta (il tutto, sempre, in piena sicurezza). Dopo chilometri di autostrada il 1.5 DCi sembra svegliarsi e fila via come l'olio senza la necessità di picchiare sull'accelleratore. Subito l'auto si fa più reattiva, lo sterzo è meno dolce ma più diretto e questo mi permette di calibrare al millimetro ogni curva senza pericolo. Qualche metro ancora ed è il momento di provare i freni, modulabili e reattivi. Il feeling è perfetto.
UN PENSIERO Prima di tornare alla base e mettermi al pc per scrivere le sensazioni che mi ha regalato questa Nissan Juke, c'è anche l'opportunità di un piccolo test drive in off-road dove la piccola peste riesce a digerire senza troppi problemi le asperità dello sterrato. Certo, le buche più profonde si sentono ugualmente ma nel complesso se l'è cavata bene tra buche e sassi e non mi ha fatto sobbalzare troppo all'interno dell'abitacolo. Esco da Erbezzo e mi inserisco nuovamente in autostrada. Con un unico pensiero: quanto mi sono divertito su quelle stradine! Non male, piccola Juke.
Pubblicato da Simone Dellisanti, 27/12/2016
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