L'OPERAIO E L'IMPIEGATO Sono fratelli, ma Mercedes Vito Tourer è quello che bada alla sostanza ed è pronto a rimboccarsi le maniche per tener fede al mito del lavoratore instancabile. Suo fratello Classe V (qui il nostro test 2019) è fatto della stessa pasta, ma si veste dal sarto e preferisce che i suoi pedali vengano sfiorati da scarpe eleganti, mentre Vito Tourer si fa andare bene anche calzature che rispettano la legge 626. Sotto con la prova di Vito Tourer Extralong 124 Select.
MERCEDES VITO TOURER: GLI ESTERNI
SKILLS, NO FRILLS La vocazione di Vito Tourer (qui il nostro primo contatto del 2020) si percepisce subito alla prima occhiata: un attrezzo di qualità, ma senza troppi accenti cromati, cerchi da supercar e bocche di ventilazione aeronautiche. Il recente restyling che si è regalato per festeggiare una storia lunga 25 anni lo ha reso più gentile ma, anche nell’allestimento più completo Select, è semplice e solido, con cerchi senza fronzoli e, nel suo colore nero, l’esemplare in prova è in perfetto Uber style.
IPERSPAZIO Il nero snellirà anche, ma per snellire i 537 centimetri di lunghezza del Vito Tourer Extralong in prova ci vorrebbe una vernice con il dono dell’invisibilità. È proprio tanto, e in redazione qualcuno si è intimorito. Anche io, quando ho visto il nostro Mercedes Vito Tourer Extralong nel posteggio della redazione, ho pensato che era proprio tanto. E proprio tanto è anche lo spazio all’interno, con tre file di sedili da tre posti che, non è necessario ripassare le tabelline, mettono a disposizione nove comodi posti e che, anche quando sono tutti occupati, lasciano spazio a una vagonata di bagagli.
APRITI SESAMO? Se guardate poco la TV e, soprattutto, se avete perso qualche documentario sulla pianificazione delle nascite, è il mezzo ideale per portare in vacanza famiglie molto numerose con tutto il bagaglio necessario al seguito. Ho perso il conto delle volte che ho tirato la maniglia del portellone posteriore aspettando che si aprisse da solo… è manuale, ma è ben bilanciato e non è stata una buona occasione per rinvigorire il mio tono muscolare. Per avere le porte laterali ad azionamento elettrico, invece, dovrete spendere 832 euro cadauna.
MERCEDES VITO TOURER: GLI INTERNI
DRITTI AL SODO All’interno, le finiture sono robuste, ma semplici. Anche qui Vito Tourer bada alla sostanza, mettendo a disposizione tutto quanto serve per viaggiare comodi e sicuri, senza fronzoli e diavolerie elettroniche di ultima generazione. I sedili sono ben fatti e comodi, rivestiti in similpelle (optional: 239 euro). Plancia e portiere sono realizzati in plastica nera, robusta, sobria e in perfetta filosofia no frills. Se all’esterno Vito e Classe V sono molto simili, è all’interno la vera differenza tra i due fratelli, con design e finiture della Classe V che non fanno rimpiangere una Classe E.
MI RICORDA... Al volante mi fa un po’ tenerezza trovare tecnologie che la mia memoria collega alle auto Mercedes di qualche anno fa. Come il display tra gli strumenti per le informazioni di viaggio e i sensori di posteggio che, oltre all’allarme sonoro, indicano l’avvicinarsi degli ostacoli con l’accensione di una serie di LED, prima arancioni e poi rossi, posti in coda sopra l’apertura del portellone, oppure alla base del parabrezza. Ve li ricordate? A supporto, non manca comunque una telecamera posteriore che mostra cosa accade in coda sullo schermo al centro della plancia. Schermo che, sulla plancia del Vito Tourer, sembra ancora più piccolo dei suoi 7”, ed è la versione top dell’infotainment, l’Audio 40, che costa 480 e include anche Android Auto e Apple CarPlay.
QUASI PERFETTO Vi siete già abituati ai comandi della climatizzazione touch? Qui il climatizzatore di serie è semiautomatico, con due bei rotelloni per selezionare temperatura e velocità della ventola e pulsanti per indirizzare l’aria. È disponibile anche il climatizzatore automatico Thermotronic per 790 euro. Ma tutto questo essere semplice e spartano, non significa che sia economico o povero. Tutto funziona semplicemente e alla perfezione, dalla qualità del piccolo schermo alla potenza del climatizzatore. Vorrei soltanto avere qualche spazio in più sulla plancia per appoggiare smartphone, chiavi e altri piccoli oggetti, oltre ai vasconi nella parte superiore che sono esposti alla vista altrui e al sole.
MERCEDES VITO TOURER: PROVA SU STRADA
EFFETTO CORRIERA E tutto funziona molto bene anche quando mi metto al volante. La percezione degli ingombri è naturale, istintiva, mi sembra di guidare un Vito Tourer Extralong da sempre. I suoi 537 centimetri spariscono grazie anche a uno sterzo che mi consente di manovrarlo in un fazzoletto (11,8 metri il diametro di sterzata) e di allargare le curve a sufficienza per non lasciare un pezzo di coda agganciato a un’altra auto o allo spigolo di una casa. La guida da autista di pullman è l’unica attenzione richiesta per guidare il super Vito senza problemi. Ovviamente, se non dovete cercare posteggio. Anche se, una volta trovato uno spazio adeguato, con specchi, telecamera e sensori si manovra senza problemi. Con 190 centimetri di altezza massima, poi, si ha accesso a quasi tutti i posteggi interrati e agli autolavaggio.
DIESEL & TONIC Dietro il suo aspetto serioso da gran lavoratore, il Vito Tourer 124 omologato come autovettura nasconde muscoli adatti al lavoro duro, ma anche a prestazioni appaganti. Dei cinque motori diesel disponibili monta il più potente, il 124 Euro 6d M1, con 237 cavalli e 500 Nm di coppia tra 1.600 e 2.400 giri. E si sentono: il Vitone è super agile, già a 1.000 giri il quattro cilindri spinge tanto e rende la guida fluida e scattante. Anche al semaforo, malgrado debba staccare da terra più di tre tonnellate.
TRASMISSIONE Il cambio 9G-TRONIC fa la sua parte per sfruttare al meglio la coppia del turbodiesel 124 e rendere la guida superfacile, scegliendo sempre la marcia migliore tra le nove a disposizione. Durante la prova non sono riuscito a trovare altre otto persone da portare in gita e non ho mai provato la guida a pieno carico, ma sono sicuro che il motore abbia talmente tanta spinta da non temere anche un gruppo di amici sovrappeso. Sul volante ci sono anche le palettine per le cambiate manuali, utili soprattutto per sfruttare il freno motore poiché, nella guida normale, non ho mai sentito la necessità di utilizzarle.
MONOVOLUME BATTE SUV Ciò che rende piacevole la guida del super Vito Tourer Extralong è anche il telaio, che rimane sempre bello piatto in curva e che segue bene le istruzioni dello sterzo, anche con i cerchi da 17” di serie, sui curvoni autostradali come nelle strade di montagna tra curve e controcurve. Tra gli optional sono disponibili anche le sospensioni pneumatiche Airmatic per 2.425 euro, ma non ho sentito il bisogno di averle, quelle Comfort di serie sono ben equilibrate per comfort e precisione di guida. Il Vito Tourer si comporta meglio tra curve di molti SUV taglia XL (e non), forse sceglierei tra gli optional le Airmatic se viaggiassi spesso a pieno carico, per avere sempre l’assetto ottimale.
QUEI FRENI... In autostrada, in compagnia di Vito si viaggia davvero bene, e qualche fruscio aerodinamico non guasta l’ottimo comfort di bordo, garantito da una insonorizzazione pari a quella di un’automobile confortevole. I 237 cavalli consentono di tenere medie elevate e di avere un margine di sicurezza nei sorpassi o nelle manovre, e non fanno rimpiangere mai una berlina brillante. La posizione super panoramica, poi, aiuta a rendere il viaggio rilassante. Nel mio test tra città e autostrada ho registrato un consumo medio pari a 9,1 litri ogni 100 km, niente male data la stazza e tenendo conto che mi sono fatto un po’ prendere la mano. L’unico dettaglio che non mi è piaciuto del Vito Tourer sono i freni: non perché non siano potenti, ma per il pedale che, sotto il mio piede, si è mostrato poco modulabile, con la prima metà della corsa quasi a vuoto per poi frenare con troppa decisione superata quella soglia. Potrebbe però essere un problema di questo esemplare.
MERCEDES VITO TOURER: CONCLUSIONI
Mi sono divertito a provare il Vito Tourer e c’è chi sceglie un furgone come mezzo tuttofare per la famiglia, magari un Vito nella versione compact che contiene la lunghezza in 489 centimetri, come un SUV taglia XL, ma con uno spazio interno da trasloco. Perché Vito Tourer e non Classe V? Certo, l’abitacolo della Classe V è un vero salotto, ma con circa 10.000 euro di differenza un pensiero al Vito Tourer si fa, eccome, con un prezzo che in allestimento Select e con motore 124 parte da 58.181 euro per la versione Extralong, da 56.320 euro per la versione Compact.