Mazda3 1.5 diesel con cambio automatico; la compatta giapponese alla prova del week end
APPUNTAMENTO AL BUIO Quello con la Mazda3 è stato un po' come un appuntamento al buio: l'ho presa dal parcheggio della redazione per tornare a casa senza sapere niente di lei. Così ho provato a indovinarne le caratteristiche senza leggere le istruzioni: un gioco che si è rivelato più difficile del previsto.
PRIME SORPRESETanto perché lo sappiate, vi svelo fin da subito che la "mia" Mazda3 è la SkyActiv-D 1.5 con il motore diesel da 1.5 litri e 105 cavalli, abbinato alla trasmissione automatica a 6 rapporti con comandi al volante (extra). E se al momento di uscire dal cancello ho già capito che la trasmissione è automatica (che genio!), nutro qualche dubbio sul motore.
È UN DIESEL O NO? La scala del contagiri con zona rossa a 5.000 giri suggerisce che sia a gasolio.Il rumore però è sommesso, vellutato: non da benzina, ma nemmeno forte come quello dei diesel normalie di questi tempi ci sono motori che fanno di tutto per confondere le acque...
SEMBRA PIÙ GRANDE Qualche affondo sul pedale del gas dal minimo e la confusione aumenta: le riprese decise, partendo da velocità costante e un filo di gas, hanno una progressione corposa, fluida e regolarissima: da motore di grossa cilindrata. E la rumorosità minima continua a suonarmi strana. Lo ammetto: sono rimasto un po' sorpreso nello scoprire che sotto il cofano della Mazda3 c'è il dieselino da appena un litro e mezzo di cilindrata. D'altra parte, la coppia di 270 Nm costanti tra 1.600 e 2.500 giri ha buon gioco in ripresa ed ecco spiegato, almeno in parte, l'arcano.
PUNTUALISSIMA Il resto lo fa il tempismo della trasmissione automatica, che nel traffico non mi fa mai storcere il naso per un passaggio di marcia fuori posto. A bordo apprezzo gli interni curati e luminosi, con i sedili in pelle a contrasto magnolia e grigio piombo (optional) che creano un look giovane e dinamico: sottolineato dal quadro strumenti dal disegno hi-tech e dal head up display motorizzato che si solleva alla messa in moto.
UN TIPO INTUITIVO L'impianto di infotainment mostra da subito di essere efficace e intuitivo, con regolazioni facili da trovare per le funzioni principali. Per esempio il vivavoce: c'è voluto poco per sincronizzarlo con il mio smartphone e usarlo per chiamare durante i miei spostamenti nel traffico. Inoltre la qualità audio del sistema Bose a 9 altoparlanti (di serie nell'allestimento top) non è niente male.
CON LEI CI VUOLE POLSO (ANZI PIEDE) Le uniche pecche sono le bocchette laterali della ventilazione, che non mi permettono di dirigere l'aria fredda lontano dal corpo, e la calibrazione del sistema start & stop che arresta e riavvia il motore al semaforo: per spegnere, vuole che si prema il freno con più forza del normale, con il risultato che spesso l'auto rimane in moto a discapito dei consumi.
LA PROVA DI FAMIGLIA Urge approfondire la conoscenza con la compatta giapponese e la scelgo come compagna per un week end al mare con la famiglia. L'abitacolo è spazioso come mi aspetto da un'auto lunga 4,47 metri; il bagagliaio da 364 litri, pur non segnando il record della categoria ingurgita senza problemi tutte le valigie del caso.
VAI CON LE CURVE!Imboccata l'autostrada, la Mazda3 si conferma silenziosa e confortevole. Sulle curve della Serravalle la trovo precisa e divertente, anche se forse altri modelli trasmettono dallo sterzo un feeling più dettagliato. Perfetto, in ogni caso, il comportamento della trasmissione, sempre pronta a effettuare le cambiate quando lo voglio io, se provo a usare il cambio in manuale con le levette (un po' piccine) dietro al volante.
QUALCHE NUMERO Se do retta ai dati dichiarati, la Mazda3 dovrebbe spuntare un tempo di 11,6 secondi per raggiungere i cento all'ora da ferma, toccare i 181 all'ora e consumare in media 4,4 litri per cento chilometri. Il valore indicato per l'accelerazione, va detto, non rende giustizia alla buonissima ripresa del motore, che a dispetto della cilindrata medio-piccola ha una “schiena” più che apprezzabile.
SIGNORINA, PERMETTE UN DRINK? Quanto al bere, contando città, autostrada e un percorso collinare affrontato con due passeggeri, il bagagliaio quasi pieno e una guida per nulla attenta al risparmio, il computer di bordo ha calcolato un consumo di 6,6 litri per cento chilometri (5,7 litri per cento chilometri a 130 all'ora costanti in autostrada), a dimostrazione che, se quelli dichiarati sono valori teorici e molto difficili da raggiungere nella vita reale, è pur vero che la compatta giapponese non castiga più di tanto il portafogli nel quotidiano.
DAL CONCESSIONARIO La cosa non è così vera al momento dell'acquisto, quando scopro che per portarmi a casa l'auto così come l'ho guidata io ci vogliono 30.100 euro. La cifra scende a 24.850 euro se rinuncio al cambio automatico (1.900 euro), al colore rosso metallizzato (750 euro) e agli interni in pelle, che sono associati ai fari anteriori adattativi, al cruise control intelligente e all'allarme per l'uscita dalla corsia (2.600 per tutto il pacchetto).