Luci e ombre sulla BYD Atto 3, che si presenta molto bene, ma nasconde qualche peccato di gioventù. Ci penserà un aggiornamento software a sistemare le cose, ma nel frattempo, ecco cosa mi ha convinto e cosa no del nuovo SUV elettrico. Le opinioni dopo la prova su strada.
BYD Atto 3, 3/4 posteriore
TOP: GLI INTERNI
Era tanto che non vedevo un interno giovane e frizzante come quello della BYD Atto 3. Il paragone è azzardato, lo so, ma l'effetto novità di quegli elastici rossi tesi come corde di un basso sui pannelli porta e quelle maniglie delle porte che si aprono come la manetta della moto mi riportano alla mente certe soluzioni stilistiche a effetto della Mini moderna, quella prodotta a partire dal 2001. Auto completamente diverse, certo, ma accomunate da un design che sfida gli stereotipi. E che dire di quel maxi display a centro plancia? Il colpo d'ala è la possibilità di farlo ruotare, tramite un meccanismo elettrico, alla semplice pressione di un tasto sulle razze del volante; oppure con un tocco a un'icona sul display. Un trucco che funziona meglio sulla Atto 3 entry level, che ha uno schermo da 12,8 pollici: il touch screen più grande, in posizione verticale riduce un po' la visuale. Il colpo d'occhio, però, è davvero... wow! E con i suoi 15,6 pollici, mi aiuta a non sbagliare strada quando viaggio con il navigatore attivo. Mi fa vedere meglio le strade da non prendere laddove le svolte sono più intricate. Per contro, il display della strumentazione davanti al guidatore è davvero striminzito: forse basterebbe una grafica diversa per renderlo più leggibile. Bene lo spazio a bordo, con il plus di un bagagliaio da 440 litri a 1.338 litri.
BYD Atto 3, la plancia
TOP: LA GUIDA IN CITTÀ
BYD Atto 3 si guida benissimo nel traffico, per tanti motivi. Prima di tutto ha un raggio di sterzo particolarmente contenuto, che agevola non poco le manovre. Sempre a questo proposito, il sistema di telecamere a 360°, che permette di scegliere varie inquadrature diverse, è d'aiuto negli spazi ristretti (anche perché il lunotto è piccolo e la visuale posteriore risicata, va detto). Bene le sospensioni, che in combinazione con il peso delle batterie garantiscono un assorbimento ottimale di tombini, pavé e dossi di rallentamento. Senza contare che la guida, sulle auto elettriche come questa, risulta più semplice e intuitiva per via dell'assenza del cambio: senza le interruzioni tipiche dei passaggi di marcia la spinta è sempre omogenea e più prevedibile.
Al volante della BYD Atto3
FLOP: IL SOFTWARE
L'auto messaci a disposizione per la prova aveva un software non definitivo che non forniva la corretta temperatura al climatizzatore ed era necessario impostarlo su 25° o più per sentire soffiare aria calda. Sempre un problema software rendeva lenta la radio a sintonizzarsi sulle stazioni DAB e impediva del tutto di sentire le frequenze in FM. Problemi che le auto clienti non dovrebbero avere e che sulle auto già in circolazione come la nostra verranno risolti da un aggiornamento OTA (Over The Air): senza bisogno di recarsi in concessionaria, quindi. Molesto è l'avviso di superamento dei limiti di velocità, che il legislatore ha voluto rendere obbligatorio: quando hai la navigazione attiva diventa troppo insistente. Bizzarro, infine, che i menu dell'auto in prova fossero in italiano, ma l'assistente virtuale parlasse in inglese: Lost in translation?
BYD Atto 3, lo schermo dell'infotainment da 12,8 o 15,6'' secondo le versioni ruota di 90°
TOP: LO SPRINT
Forte di 204 CV e una coppia di 310 Nm disponibile già da fermo, il crossover compatto elettrico è molto scattante e in modalità di guida sport sa emozionare. Tra i menu della strumentazione, nello schermo piccolo davanti al guidatore, trovo anche una funzione cronometro che misura lo 0-50 km/h e lo 0-100 km/h. E quando senti le ruote anteriori che faticano a scaricare a terra la potenza, facendo serpeggire leggermente l'anteriore, beh, qualche brividino d'emozione lo provi per forza. Il tutto senza mai trovarti alle prese con una belva imbizzarrita, visto che il pedale dell'acceleratore si dosa molto bene. Il pedale del freno tende a essere un po' brusco nelle prime due o tre frenatine che fai dopo l'avviamento, quelle in cui tipicamente devi modulare al meglio per uscire dal parcheggio, ma il difetto sparisce da solo praticamente subito. Un menu permette di regolare la risposta del freno e del volante per dare l'impressione di unamaggiore sportività, ma di fatto rende il primo più brusco e il secondo più ''finto''. Personalmente preferisco le tarature Comfort.
BYD Atto 3, il comando della trasmissione di sapore aeronautico
FLOP: LA RICARICA
In prova, tra percorsi urbani ed extraurbani nei dintorni di Milano, la BYD Atto 3 ha dato consumi attorno ai 10 kWh/100 km, un numero più basso del dichiarato (12 kWh/100 km in città; 15,6 kWh 100 km di media) che con 60 kWh di batteria rende certamente possibile l’autonomia dichiarata di 420 km. Naturalmente il dato risente della velocità più che sulle auto tradizionali e lanciati in autostrada a 130 km/h aspettatevi di dover fare una sosta per la ricarica ogni 200 km circa, se volete sfruttare la fascia dal 10 all'80% in cui il rabbocco è più rapido ed efficace. E qui casca l'asino, perché anche nelle migliori condizioni i tempi sono un po' più lunghi di quelli delle migliori rivali. La BYD Atto 3 accetta infatti potenze fino a 88 kW in corrente continua, che si traducono in tre quarti d'ora per passare dal 10% all'80%. In corrente alternata la ricarica completa richiede invece sei ore e mezza a 11 kW, un valore in linea con la concorrenza. Con il caricabatterie opzionale a 7 kW si allunga a nove ore e tre quarti, ma non basta comunque una presa domestica per sfruttarlo appieno.
BYD Atto 3, la strumentazione digitale dietro al volante
TOP: IL LISTINO
Le auto elettriche, si sa, non sono le auto più economiche sul mercato. BYD Atto 3 però non alza troppo l'asticella, almeno tra i modelli del suo stesso segmento, che è quello dei crossover elettrici attorno ai quattro metri e mezzo (4,46 m, per la precisione). Prima di applicare eventuali ecoincentivi statali e regionali, Atto 3 attacca a 41.990 euro per l’allestimento Comfort, che propone cerchi da 18 pollici, climatizzatore a pompa di calore (più efficiente di quello tradizionale), tetto panoramico e suite completa degli aiuti alla guida ADAS. Le mancano giusto il portellone elettrico, il sistema di purificazione dell'aria e il display più grande a centro plancia. La top di gamma Atto 3 Design costa appena 1.500 euro in più, fissando l'asticella a 43.490 euro e ha tutto di serie. Anche le luci ambient multicolore e animate in luogo di quelle fisse e monocromatiche. Così sì che scegliere diventa facile!
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Atto 3 Comfort 204 CV 60 kWh | - / - | 38.790 € |
Atto 3 Design 204 CV 60 kWh | - / - | 40.790 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della BYD Atto 3 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni BYD Atto 3