GROSSO+GROSSO Hybrid, elettrico, down-sizing e micro mobilità saranno pure il futuro, ma uno “tagliato spesso” come me trova decisamente più affascinate un esagerato pick-up – seppur non sia un monster truck americano – alimentato dal tanto demonizzato gasolio. Il bianco perlato del Nissan Navara Double Cab Tekna, di certo non aiuta a nascondere i suoi 5.280 mm di lunghezza, tantomeno i 1.850 mm di larghezza o il metro e ottantadue di altezza. Ma è proprio per questa sua “possenza” che, nonostante le tante moto da provare, mi sono ritagliato un po’ di tempo per guidarlo. Un grosso tester su un grosso pick-up… per di più bianco (non che il nero ci faccia tanto più fini): cosa può andare storto? Nulla, se non fosse che il Nissan Navara, come ogni pick-up che si rispetti, nasce per fare fatica e trasportare quintali e quintali di materiali e simili. Io, invece, l’ho usato come la più classica delle utilitarie. Come se la sarà cavata? Scopriamolo insieme, dai che si va!
LO STILE
STILE CASUAL Volendo fare un parallelismo con il mondo della moda, il pick-up, come il jeans, nasce per il mondo del lavoro, ma è ormai utilizzato anche al di fuori di questo contesto. Per quanto riguarda il Nissan Navara, l’allestimento Tekna dà una grossa mano grazie alle cromature della calandra, dei fendinebbia e degli specchietti, ai cerchi in lega da 18 pollici e ai fari a LED con luci diurne, tutti dettagli che lo avvicinano più al mondo dei SUV piuttosto che a quello dei veicoli da lavoro. Mi piacciono molto le nervature sul cofano, che si ripropongono anche sulla massiccia fiancata caratterizzata da una linea di cintura piuttosto alta, accentuando il dinamismo e alleggerendo la linea. Sia chiaro, Nissan Navara rimane pur sempre un gigante, ma un gigante atletico e tornito. Dalla fine della cabina doppia fino alla coda le linee rimangono comunque piacevoli da vedere, non un dettaglio scontato se si considera che lì dietro si fa il “lavoro sporco”. Peccato non aver avuto l’hard top, disponibile come optional al fianco di svariate altre soluzioni per il cassone: avrebbe reso più pratico e sfruttabile lo spazio, considerando anche che a Milano il clima non è tipicamente quello del Texas… e io non vado in giro con cappello da cowboy e stella da Ranger appuntata sulla camicia come Chuck Norris.
GLI INTERNI
QUASI UN QASHQAI L’influenza di uno dei SUV più venduti in Italia è senza dubbio percepibile anche all’interno dell’abitacolo che, anche in questo caso, strizza l’occhio più al mondo automobilistico che a quello dei veicoli commerciali. Volante multifunzione, infotainment NissanConnect - che ha ora uno schermo multi-touch da 8 pollici invece che da 7” più reattivo e compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, oltre che dotato di Alliance In-Vehicle Connectivity (A-IVC) -, tettuccio apribile e sedili in pelle riscaldabili sono caratteristiche che mi aspetterei su una Nissan Qashqai, ma che ritrovo con piacere anche a bordo della Navara Tekna. La qualità percepita è tutto sommato buona, solo in alcuni punti – i pannelli porta in plastica dura, ad esempio – si nota l’indole più pratica e concreta della Navara rispetto alla parente “borghese”. Ciò non è per forza un aspetto negativo: la stragrande maggioranza degli acquirenti usa la Navara nel suo habitat ideale, dai cantieri ai sentieri, non certo nelle vie della movida, esponendo le superfici ad un’usura maggiore, dunque ben venga la soluzione di compromesso. La plancia è come piace a me: moderna, ma che non demanda tutto al touchscreen. I tasti fisici di clima e radio ci sono e sono anche facilmente raggiungibili, meno quelli deputati alla gestione del differenziale, così come la presa USB per la ricarica o l’ingresso AUX.
POCO CONTENITIVI Su un mezzo pratico come il Navara è utile avere dei vani portaoggetti capienti e facili da utilizzare. Sul quantitativo nulla da eccepire, si può stoccare qualsiasi cosa nei pannelli porta, nel bracciolo, sotto e perfino sopra al cruscotto, peccato che non sempre la loro forma riesca a contenere efficacemente gli oggetti in curva, anche considerando il naturale rollio di un pick-up. Il problema l’ho riscontrato principalmente con il portaoggetti sotto la plancia: il mio telefono è stato sballottato più di una volta sotto il sedile del passeggero, o peggio, sotto ai miei piedi.
LO SPAZIO
TUTTI A BORDO Per issarsi a bordo della Nissan Navara non c’è bisogno della scaletta come su un Boeing 777, ma il pratico scalino aiuta chi, come me, è corto di gamba. In versione Double Cab c’è posto per 4 ingombranti tester motociclistici con la passione della birretta serale con gli amici, il quinto risulterebbe sacrificato, se della stessa stazza. In sostanza in quattro si sta comodi, c’è spazio per le ginocchia e anche in altezza, anche grazie a un pratico incavo sopra al divano posteriore, che ha la seduta rialzata rispetto a quella del guidatore. Il confort per chi si siede in seconda fila è garantito anche dalle bocchette del clima, una manna dal cielo se si è stati sotto il sole (ok… magari tra qualche mese) a far fatica. Detto dei passeggeri, chi guida una Navara Tekna può trovare la giusta posizione al volante grazie alle molteplici regolazioni elettriche del sedile.
CI METTI DI TUTTO, MA… Insomma lo spazio in cabina non manca e tutti sono felici e contenti, ma per un pick-up l’aspetto fondamentale è il cassone. Se si sceglie la versione Double Cab si rinuncia giocoforza a qualche centimetro utile, ciononostante lo spazio a disposizione è superiore rispetto a qualsiasi SUV o station wagon. Le misure sono 1.585 mm di lunghezza per 1.560 mm di larghezza, con una capacità di carico di 1.150 kg. Insomma, potreste caricarci una Smart… a patto di sollevarla un bel po’ da terra, almeno 815 mm per raggiungere il piano di carico. Per fissare gli oggetti ci sono pratici ganci che corrono su guide poste ai lati del cassone, peccato che, a causa dell’assenza della copertura, durante il mio test l’ho usato pochissimo, solo per salirci sopra e fare il bullo con gli amici: lascereste mai la borsa della palestra o la vostra 24h a portata di mano dei malintenzionati?
IL MOTORE
EPPUR SI MUOVE Cinque metri più IVA di lunghezza e 2.033 Kg di massa vanno pur movimentati. Sotto al cofano motore trova posto il motore 4 cilindri biturbo da 2.298 cc a gasolio, omologato Euro 6d-TEMP, che può essere abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti o, come per il mio fido compagno, con un cambio automatico a 7 rapporti. La potenza massima dichiarata dalla scheda tecnica è di 190 CV a 3.750 giri/min e una coppia massima di 420 Nm già a 1.500 giri/min. La trazione è ovviamente 4x4, ma può essere trasmessa alle sole ruote posteriori per risparmiare qualche litro di gasolio quando non è necessaria la motricità sui due assi. Con il manettino si può facilmente ripartire la trazione, il differenziale posteriore è bloccabile e non mancano nemmeno le marce ridotte per affrontare le salite più ripide.
AIUTI ALLA GUIDA Quando la strada è in discesa, invece, c’è un pratico regolatore di velocità e il quadro degli aiuti alla guida meno tradizionali si completa con il sistema Trayler Sway Control che evita l’oscillazione dell’eventuale rimorchio azionando i freni posteriori. Per quanto riguarda gli assistenti alla guida più diffusi, anche noti come ADAS, il Navara potrebbe esser più ricco, ma ilmodel year 2021metterà una pezza. Il Cruise Control è di tipo tradizionale, scordatevi che regoli la distanza dal veicolo che vi precede o che vi tenga in carreggiata, ma per evitare i pedoni più distratti si può fare affidamento sul sistema Forward Emergency Brake, che aziona in automatico i freni per evitare la collisione. Un piccolo aiuto in parcheggio ve lo danno la telecamera a 360° ed i sensori di parcheggio, mica roba da poco se si considerano le dimensioni XXL.
AL VOLANTE
UN ELEFANTE Ok, probabilmente sarò ripetitivo, ma le dimensioni king size del Navara si notano eccome, specialmente in città. Abitate in un centro storico con viuzze intricate? Non fa per voi. Avete problemi di parcheggio? Forse la smart di cui sopra è più indicata. Al volante della Nissan Navara, in città sarete a vostro agio come un elefante al Polo Nord, anche a causa del volante molto “maschio” da azionare e poco diretto… ma volete mettere il terrore che incuterete nella gente che pensa di “bruciare” un obbligo di precedenza? Dalla posizione di guida rialzata avrete la sensazione di dominare la città, per poi scapparvene fuori, vero habitat di questo pick-up dalle dimensioni più a stelle e strisce che europee.
QUASI UN AUTOMOBILE Abbandonato il caos cittadino e abbracciate le strade extraurbane, tutto trova il proprio posto e rimango quasi sorpreso dalle doti di guida quasi automobilistiche del Navara. Il beccheggio, così come il rollio, è presente, va detto, ma non è esagerato. Mi ha colpito favorevolmente il retrotreno, che di fatti utilizza un sistema di sospensioni posteriori multilink a 5 bracci con molle elicoidali, evoluzione di un sistema che Navara adotta fin dal 2015 in luogo dell'assale rigido con molle a balestra di alcuni concorrenti. Ciò ne migliora assolutamente il confort e la tenuta di strada, riducendo quell’effetto di posteriore ballerino – se lasciato scarico – delle balestre. Proprio il confort è uno dei punti di forza del pick-up nipponico, le buche sono vere e proprie sconosciute, assorbite senza fare una piega dagli ammortizzatori. Il confort è anche acustico: l’abitacolo è ben insonorizzato e, anche a velocità autostradale, il fruscio aerodinamico e il rumore di rotolamento degli pneumatici è appena avvertibile. Bene così. Mi sento di promuovere anche l’impianto frenante, che non svolge certo un compito semplice, caratterizzato dal buon mordente e da un pedale che non sarà “reattivo” come quello di una sportiva, ma ha buona modulabilità.
SPINTA OK Il quattro cilindri doppiamente sovralimentato porta a spasso con disinvoltura le due tonnellate del Navara: non siamo nemmeno vicini alle prestazioni di un altro super massimo, il Ford Explorer che ha tanto impressionato il nostro direttore (qui il link alla prova), ma la velocità di punta di 180 km/h e lo 0-100 Km/h coperto in 11,2 secondi non sono affatto dati da criticare. Anche perché il giga SUV ha un V6 biturbo aiutato da un motore elettrico e, come v’ho detto all’inizio, qua c’è solo il caro e vecchio motore termico. Se dovessi muovere una critica, sarebbe piuttosto sul cambio pigro nel calcolare il rapporto giusto in base all’input al pedale del gas. Ma il Navara non lo si sceglie per le prestazioni assolute, piuttosto per la spinta della coppia vigorosa che di certo non gli manca.
CONSUMI Il modo in cui si utilizza la coppia va ovviamente a influenzare il dato dei consumi rilevati. Lo dico subito, il Navara non è l’automobile più parca nei consumi della storia, ma non gliene si può fare una colpa. Anzi, se si usa in maniera attenta il pedale dell’acceleratore, evitando inutili kick-down, si riesce ad ottenere anche un dignitoso valore di 12 km/l. La musica cambia in città, dove i continui stop&go fanno crollare il valore fino a 7 km/l. La situazione migliora in autostrada: a velocità codice, grazie al cruise control e al motore che gira molto basso con la settima marcia di riposo, si percorrono anche 15 km/l.
IL PREZZO
FULL OPTIONAL Il mio amico Nissan Navara 2.3 Double Cab in allestimento Tekna parte da 48.689 euro, un prezzo che può impressionare, ma si tratta di una versione praticamente full optional. Gli unici extra presenti sull’esemplare in prova sono il tettuccio apribile dal costo di 370 euro e il bianco perlato per ulteriori 800 euro. Il tanto desiderato hard top, invece, è un accessorio da 2.878 euro, ma non mancano ulteriori optional per sfruttare al meglio la piazza d’armi dietro la doppia cabina. Insomma, alla fine i nostri due protagonisti over-size sono andati d’amore e d’accordo. E chissà che in futuro le nostre strade non si ricongiungeranno nuovamente.
LA SCHEDA TECNICA
Motore | 2.298 cc di cilindrata a gasolio, bi-turbo |
Potenza | 190 CV |
Coppia | 420 Nm |
Velocità | 180 km/h |
0-100 km/h | 11,2” |
Trazione | 4WD con differenziale |
Cambio | Automatico 7 rapporti con ridotte |
Dimensioni | 5,28 x 1,85 x 1,82 m |
Peso o.d.m. | 2.033 kg |
Posti | 5 |
Bagagliaio | 1.150 kg |
Prezzo | Da 48.689 euro |