Tre utilitarie nuove di pacca, ognuna con il proprio punto forte. Nuova Corsa, nuova Clio, nuova 208: il super test. Anche in video
LA CHIAMAVANO TRINITÀ Sono tutte e tre nuove di zecca, sono tutte e tre attesissime dal pubblico. Si chiamano ancora ''utilitarie'', ma vantano tecnologie di bordo degne di auto più grandi. Sono la Peugeot 208, la Renault Clio e la Opel Corsa. Ognuna con il proprio stile, ognuna con i suoi pro e suoi contro. Scopriamo insieme come se la giocano in questa speciale comparativa. Prima da ferme, e poi - ovviamente - in movimento.
Clio, Corsa, 208: regine ai ferri corti
PEUGEOT 208 - COME È FATTA
ESTERNI Nuova 208 taglia in modo netto col passato e sfodera la carrozzeria più sportiva del terzetto. Le misure? 4 metri e 6 centimetri da paraurti a paraurti, e un bagagliaio che va da 309 a 1.004 litri reclinando i sedili posteriori. L’abitabilità posteriore non è il suo forte: meglio in due che non in tre, e pure l’ingresso non è dei più ampi.
Nuova Peugeot 208, gli esterni
INTERNI Dentro però fa molta scena, a partire dalla strumentazione con effetto 3D: una chicca per il segmento. Completissima di informazioni, ma anche poco immediata da leggere. Utilissimo lo sportellino sul quale riporre lo smartphone, dietro al quale alloggia la piastra per la ricarica wireless (opzionale). Chiudono il quadro 4 prese USB: due in plancia, di cui una di tipo C (quelle piccole e double face). Pollice su per materiali e assemblaggi.
INFOTAINMENTLa 208 monta di serie sull'allestimento Allure uno schermo da 5,7 pollici, ma come optional esiste quello da 10 pollici, il più grande della categoria.È compatibile con Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink e c'è l'integrazione della navigazione 3D TomTom con informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico. Scomoda la regolazione del climatizzatore attraverso i menù del sistema di infotainment.
Nuova Peugeot 208, gli interni
ADASCuratissimo il capitolo assistenti elettronici alla guida: all’appello, non manca nulla. A seconda degli allestimenti ci sonoCruise control adattivo con funzione Stop&Go (che richiede il cambio automatico), che unito al controllo attivo della carreggiata dà vita alla guida autonoma di livello 2. E ancora: Full park assist e frenata automatica da 5 a 140 km/h, con riconoscimento pedoni e ciclisti. Peccato solo che la retrocamera si sporchi facilmente quando piove.
RENAULT CLIO - COME È FATTA
ESTERNI Il suo stile è più conservativo rispetto alla generazione precedente, più armoniosa della Peugeot, ma forse le manca qualche effetto speciale. Lunga 4 metri e 5 cm, ha un bagagliaio che non concede diritto di replica alle rivali: da 391 a 1.069 litri. Al prezzo, però, di avere il piano di carico più infossato delle tre. Bene, invece, l’abitabilità posteriore grazie alle portiere più grandi.
Nuova Renault Clio, il frontale
INTERNI Anche l’abitacolo di Clio punta molto sull’effetto WOW. La strumentazione è solo digitale, con uno schermo da 7 pollici, oppure da 10 pollici (optional disponibile solo più avanti). Molto curate le plastiche, che in questo caso sono morbide anche per la parte alta degli sportelli (per lo meno quelli anteriori). In allestimento Intens, non manca nemmeno la ricarica wireless. 2 le prese USB in abitacolo, che però non arrivano sui sedili posteriori.
INFOTAINMENT Ma all'interno gli occhi sono tutti per il grande schermo da 9,3 pollici del sistema di navigazione. Differente la filosofia rispetto a 208: qui si sviluppa verticalmente, stile Tesla per capirci. Molto curato nella grafica e con mappe in 3D, sfrutta i protocolli Apple CarPlay ed Android Auto. Sulla Intens è optional: di serie, il display da 7 pollici.
Nuova Renault Clio, l'abitacolo
ADAS Anche qui il livello è al top. Clio è in grado di parcheggiare da sola, di riconoscere i segnali stradali, di attivare la frenata autonoma con riconoscimento pedoni e ciclisti, di monitorare l'angolo cieco degli specchietti, infine di sfruttare la guida automa di livello 2 grazie a lavoro congiunto di cruise control adattivo e mantenitore attivo della corsia. Ancora una volta, la telecamera di retromarcia si sporca facilmente in caso di pioggia.
OPEL CORSA - COME È FATTA
ESTERNINuova Corsa sembra quella dall'aspetto più ''roccioso'', con solchi e nervature nella fiancata. Con Peugeot 208 condivide pianale e motori, ma il design della tedesca offre un altro punto di vista, meno appariscente e più rassicurante. Le misure? Identiche a quella di 208, ecco perché lo spazio per chi siede dietro non è ai vertici della categoria, per via del tetto spiovente e delle portiere un po’ piccole. Il bagagliaio? Da 309 litri a 1.080 litri: sulla carta, il valore più alto fra le tre a sedili reclinati.
Nuova Opel Corsa, la fiancata
INTERNIAnche dentro la filosofia Opel è diversa da quella Peugeot. Il design della plancia più convenzionale, unito a toni di base più scuri, danno vita a un abitacolo senza particolari colpi d’occhio. La strumentazione di serie è analogica, ma come optional si può avere digitale. La qualità, però, è alta. Il dito affonda sempre sul morbido nella parte alta della plancia e gli accostamenti sono precisi. In allestimento Elegance, non mancano finiture dedicate.
INFOTAIMENTLo schermo dell'esemplare in prova misura 7 pollici, ma si può avere a richiesta quello da 10 pollici che include anche il navigatore. Non mancano Apple CarPlay ed Android Auto e c’è una porta USB. A seconda degli allestimenti c’è anche la base per la ricarica wireless dello smartphone, e come su Clio, i comandi del climatizzatore sono fisici, quindi veloci da raggiungere anche guidando.
Nuova Opel Corsa, il cambio manuale
ADASNuova Opel Corsa risponde all’attacco delle rivali con un pacchetto sicurezza piuttosto completo, che conta sul sensore di stanchezza del conducente, riconoscimento dei segnali stradali e frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni. Manca per ora, l’upgrade alla guida autonoma di livello 2, funzione che probabilmente arriverà più avanti. All’appello risponde solo il cruise control adattivo.
PEUGEOT 208 - COME VA Lo diciamo subito: all’iCockpit di Peugeot devi farci l’abitudine. Devi forzarti, e tirare il volante più in basso che puoi, per avere la massima visuale sulla strumentazione. La corona è schiacciata sia sopra sia sotto, questo consente di non staccare quasi mai le mani della posizione ideale delle 9:15. Tutto ciò si traduce in una sensazione di agilità sconosciuta alle rivali. E il merito se lo prende anche l’avantreno preciso e svelto nell’impostare le curve. L’assetto tende al rigido, ma molto inciderà la misura di cerchi che sceglierete, con una spalla più o meno generosa. La 208 in prova è equipaggiata con il 1.2 PureTech a benzina: 100 cv tondi tondi e un turbo a dar man forte al 3 cilindri. La coppia di 205 Nm arriva già a quota 1.750 giri. Tradotto, vuol dire che in città non devo utilizzare troppo spesso il cambio. Un cambio a 6 marce un po’ lungo nella corsa, e dagli innesti non sempre precisissimi quando si guida in modo più sportivo. Curata l’insonorizzazione, anche in autostrada. E in manovra? La visuale è un po' risicata per via del lunotto piccolo e dei montati massicci: meglio affidarsi alla telecamera.
Nuova Peugeot 208, reattività al top
RENAULT CLIO - COME VA Più tradizionale l’impostazione di guida su Clio: volante e strumentazione sono dove siamo abituati a trovarli. Nonostante sia un po’ più morbida d’assetto rispetto alla 208, nuovaClio concede poco al rollio, appoggiandosi salda sulle ruote esterne. Il posteriore segue fedele, stabile e ben piantato a terra, scomponendosi poco anche guidando “sporco”. Su Clio, poi, c’è il tastino magico del Multi Sense, che offre la possibilità di settare tre differenti modalità di guida (208 ha solo due modalità, nessuna modalità è invece prevista per la tedesca). Si può passa dalla più parca Eco, fino alla più sportiva Sport, che aumenta il carico volante per un feedback più sportivo tra le curve. Sotto il cofano c’è il 1.0 TCe da 100 cv. Anche in questo caso si tratta di un 3 cilindri turbizzato. La coppia sulla carta è inferiore alla 208, solo 160 Nm a 2.750 giri, 1.000 giri più alto rispetto a 208. Ma c’è da dire che il propulsore non mostra complessi di inferiorità, con un caratterino brillante e una sonorità un po’ meno presente in abitacolo rispetto all’avversaria francese. Per la cronaca, questo motore sarà accoppiato anche alla doppia alimentazione GPL. Il cambio? Non c’è la sesta marcia, ma la leva si manovra bene, con innesti secchi e abbastanza corti. Anche per Clio, il lunotto piccolo e i montanti larghi limitano la visuale in manovra, ma c’è l’ottima telecamera 360 che facilità le cose anche nei posteggi impegnativi.
Nuova Renault Clio, su strada una certezza
OPEL CORSA - COME VA È la cugina di primo grado di Peugeot 208, auto con la quale condivide pianale, tecnologie e motori. E proprio per questo motivo, invece che provarla con lo stesso 3 cilindri benzina della 208, optiamo per un diesel, per darvi un altro punto di vista. 4 cilindri, 1.500 di cilindrata e 100 cv di potenza danno a questo motore, come prevedibile, una coppia sconosciuta agli altri due: 250 Nm a 1.750 giri. La spinta è corposa, con un allungo che però si stempera qualche migliaio di giri prima, rispetto ai due benzina. Bene anche il sound di questo diesel, dal timbro non troppo presente nemmeno in fase di accelerazione. Il cambio manuale lavora bene e la sesta marcia aiuta a tenere bassi giri e consumi in autostrada, e in abbinamento al diesel, lavora meglio rispetto al turbo benzina di 208. L’assetto della Corsa, complici anche le gomme dalla spalla molto alta dell'esemplare in prova, assorbe buche e pavé senza batter ciglio. Una soluzione ideale in città che sacrifica qualcosa sull’altare dello stile. In curva però, anche la Corsa non molla, disegnando traiettorie precise grazie anche a uno sterzo ben calibrato. Anche per la tedesca, una volta inserita la retromarcia, meglio affidarsi alla telecamera.
Nuova Opel Corsa, silenziosa anche in formato diesel
CONSUMI Nel nostro tour di prova, con le tre auto in carovana, il computer di bordo di Peugeot 208 registra alla fine una media di 6,2 l/100 km. 9,7 litri /100 km i consumi in città, ma con davvero tanto traffico. Sulla Clio sono 5,9 l/100 km di media e 8,4 litri/100 km in città. Sulla Corsa, che lo ricordiamo è diesel, sono 4,8 l/100 km di media e 6,2 l/100 km i città.
PREZZI Peugeot 208 attacca di listino a 14.950 euro. La versione in prova, con il 1.2 PureTech da 100 cv e il cambio manuale in allestimento Allure, costa 19.450 euro. Volete i fari Led? Costano 1.050 euro, lo schermo da 10 pollici 800 euro e la piastra wireless 150 euro. La Renault Clio, invece, attacca di listino a 14.400 euro. Quella che abbiamo in prova con il 1.0 TCe da 100 cv e il cambio manuale, unica opzione, in allestimento Intens costa 18.900 euro. I fari full Led anteriori e posteriori sono di serie per tutte, mentre si pagano 400 euro per la telecamera 360° e lo schermo da 9,3 pollici. L'impianto Bose costa 800 euro. La Opel Corsa costa infine di base 15.550 euro. Quella in prova, con il diesel 1.5 da 100 cavalli cambio manuale in allestimento Elegance, costa 19.150 euro. Il freno di stazionamento elettrico costa 100 euro, il parcheggio automatico fa parte di un pacchetto da 750 euro, mentre i fari a matrice di Led, l’unica del panorama a poterli montare, costano 600 euro.
Corsa - Clio - 208: ma alla fine chi la spunta?
CONCLUSIONI Come si evince, scegliere una piuttosto che l’altra è proprio impresa ardua. Sono tre prodotti di alto livello per design, contenuti e tecnologia. Se una perde qualcosa in termini di arredamento interno, guadagna sotto altri profili come il prezzo, o la dinamica di guida. Prego affidarsi, quindi, alle sensazioni individuali. Voi da che parte state?