La Toyota C-HR ibrida sfida il modello con motore 1.2 Turbo a benzina tradizionale su piacere di guida e costi di gestione
QUALE SCEGLIERE Oggi è la crossover giapponese Toyota C-HR, nelle versioni 1.8 Hybrid e 1.2 Turbo la protagonista della nostra serie di comparative in cui mettiamo a confronto la stessa auto con motorizzazioni diverse. In particolare, la C-HR ibrida sfida il modello dotato del motore a benzina tradizionale su piacere di guida e costi di gestione.
L'IBRIDA Entrambe a trazione anteriore, le nostre due Toyota hanno meccaniche molto diverse. La Toyota C-HR Hybrid ha un motore 4 cilindri a ciclo Miller (ciclo Atkinson semplificato) da 1,8 litri: assistito da due motori elettrici per una potenzadi sistema, come si dice in gergo, di 122 cavalli totali. Il cambio è automatico di tipo E-CVT, ossia un variatore che sfrutta un ingranaggio epicicloidale, come vi raccontiamo nel nostro speciale sulle auto ibride (andate a vederlo, se siete curiosi).
QUELLA A BENZINA La Toyota C-HR a benzina ha un 4 cilindri turbo da 1,2 litri con 116 cavalli, con un cambio manuale a 6 rapporti dotato di iMT (Intelligent Manual Transmission): un sistema che rende più fluide le scalate.
ALLA GUIDA DELL'IBRIDA Al volante della C-HR ibrida il piacere di guida è legato a doppio filo alla fluidità e alla silenziosità di marcia determinati dalla trasmissione E-CVT, che esaltano un clima a bordo davvero rilassato e in linea con uno stile virtuoso ed ecologico.
EFFETTO SCOOTER Meno convincente è il comportamento dell'ibrida quando si cerca una guida brillante: una situazione in cui l'effetto trascinamento dato da questo particolare cambio automatico, che ricorda quello degli scooter, stempera la prontezza e fa girare alto il motore termico più spesso del normale, con un rumore poco entusiasmante.
ALLA GUIDA DEL BENZINA Più tradizionali – anzi, assolutamente tradizionali – sono le emozioni che si provano al volante della C-HR a benzina: il motore è piccolo ma pimpante e ben si accompagna al cambio manuale con tecnologia iMT, che esegue da solo il punta-tacco in scalata.
LA TURBO VA DI PIÙ Netto il vantaggio in termini di prestazioni: la C-HR a benzina raggiunge i 190 km/h mentre l'ibrida si ferma a 170 km/h. Simili i tempi nell'accelerazione da 0 a 100 km/h: 10,9 secondi contro 11 netti, sempre a favore del benzina. Attenzione, però: la progressione dell'ibrida non è interrotta dai cambi di marcia e ciò fa capire quanto più intense siano le sensazioni con il manuale.
L'IBRIDA CONSUMA MENO I valori si invertono quando si parla di consumi: nel nostro giro di prova con le auto in carovana la C-HR ibrida, che pure alla partenza aveva la batteria carica per meno della metà, ha consumato in media 5,5 l/100 km, stando al computer di bordo, ossia il 22,5 per cento in meno, registrando 8,8 l/100 km nel tratto urbano e 5,0 l/100 km a 130 km/h costanti in autostrada. La Toyota a benzina si è scolata 7,1 l/100 km nel misto, 9,6 l/100 km in città e 5,6 l/100 km in autostrada.
VANTAGGI E SVANTAGGI Oltre a consumi ed emissioni più contenuti in ogni condizione, la volontà politica di premiare una mobilità più ecologica ha fatto sì che molte città consentano gratis l'ingresso alle ibride in certe aree a traffico regolamentato. L'unico svantaggio è che se lasciate la C-HR Hybrid ferma per lungo tempo e la batteria si scarica del tutto non riuscirete a farla ripartire a spinta, perché senza corrente la trasmissione è scollegata. Nulla da segnalare, per ora, per la Turbo. Sempre che le varie amministrazioni, dopo i diesel, non comincino a prendersela con i motori a benzina privi di elettrificazione.
I COSTI L'argomento più spinoso di questa comparativa è quello dei costi, che abbiamo affrontato con l'aiuto delle tabelle calcolate dall'ACI. Irrisoria la differenza tra le tasse automobilistiche: in media si parla di 219 euro contro 232 a vantaggio del benzina, che tuttavia stacca significativamente l'ibrido conteggiando anche premio assicurativo e deprezzamento. In totale, i costi non proporzionali sono di 3.114 euro contro 4.041 euro a vantaggio della C-HR a benzina.
PER CHI FA TANTA STRADA Anche l'ammortamento comporta per l'ibrida spese superiori, mentre i costi per gomme e manutenzione sono identici, secondo le stime dell'ACI. La C-HR Hybrid recupera, poco alla volta, grazie ai consumi più favorevoli, che tuttavia portano l'ago della bilancia a suo favore solo se si percorrono almeno 30 mila chilometri l'anno.
I COSTI TOTALI PER CHILOMETRO I conti dell'ACI, va detto, non tengono conto degli ingressi nell'Area C di Milano e di altre agevolazioni, ma tirando le somme il conteggiototaleindica in circa 66 centesimi al chilometro il costo dell'ibrida contro 60 centesimi al chilometro per la versione a benzina, per una percorrenza annua di 10 mila chilometri.
IL SORPASSOÈLONTANO Al traguardo dei 40 mila chilometri l'anno, quindi ben oltre il punto di pareggio, l'ibrida è in vantaggio con 36 centesimi al chilometro contro 37. Uno scarto risicato e riservato a chi fa tanta strada, che sconta un notevole sovraprezzo all'acquisto. La Toyota C-HR hybrid ha prezzi a partire da 28.400 euro: quella a benzina di pari allestimento vi fa risparmiare 3.700 euro.
CONCLUSIONE La differenza di prezzo è molta, ma esistono casi particolari che spostano l'asticella. In Piemonte, per esempio, le ibride non pagano il bollo per i primi 5 anni: quanto basta per ammortizzare circa un migliaio di euro e riaprire la partita, che dunque può avere esiti diversi in base al terreno di gioco.