In redazione mi appartiene un ruolo ''trasversale''. Non sono né lo smanettone, né l'intenditore di meccanica e tecnologia, né la memoria storica. Non è che non so niente: non sono specializzato in niente, che è diverso. Mi sono avvicinato all'auto, da ragazzo, un po' per caso, e pur appassionandomi col tempo ad ogni aspetto ad essa collegato, ho sempre conservato quell'approccio da ignorante il quale, prima di descrivere e di giudicare ciò che sta guidando, con la massima umiltà si mette sotto con lo studio. Ecco forse perché la mia classifica è particolare: vedo ogni modello da una prospettiva tutta mia, e come è facile capire se si ha la pazienza di leggere fino in fondo, non ho una predilezione per un genere specifico. Non amo molto il concetto di SUV, né di auto elettrica. Ma questo non significa che non ne sappia cogliere anche il lato positivo. Non amo, in generale, neanche il fuoristrada. O meglio: è quello che credevo... Basta, è ora di aprire le buste. A voi la mia Top Ten.
MERCEDES EQV
Mercedes EQV. Anzi, EQVip
Un po' quel che esprimevo qualche riga fa. Se un'auto mi trasmette buone sensazioni, la valuto bene, perché no. Di rado mi era capitato di guidare una monovolume grande, men che meno a propulsione elettrica. Trascurando il prezzo esorbitante, come idea di shuttle a emissioni zero per trasporto aeroportuale e dintorni, Mercedes EQV credo non abbia rivali. Hai il comfort all'ennesima potenza sia se siedi nella lounge, sia che tu occupi il sedile guidatore. Hai la tecnologia di bordo di ultima generazione, vedi MBUX, hai infine autonomia sufficiente (350 km) per gironzolare per città e periferia tutto il giorno. Con classe e coscienza pulita.
SKODA FABIA
Nuova Skoda Fabia. Molto Clever
Skoda è un marchio che mi sta simpatico da sempre e che oggi interpreta la sua missione di brand premium-pop in modo sempre più geniale. Fabia di quarta generazione non sarà il genere di compatta/utilitaria che provoca una tempesta ormonale a ogni suo passaggio, tuttavia la combinazione di senso pratico (è ben più spaziosa di prima e strapiena di soluzioni ''Simply Clever''), qualità certificata Volkswagen, infine anche coerenza con la tradizione (niente ibrido, almeno per ora), senza contare un prezzo ragionevole, ne fanno una proposta non intelligente. Di più.
NISSAN QASHQAI
Nuova Nissan Qashqai: un mostro sacro, anche senza il diesel
Ricevere il testimone di un modello che ha semplicemente inventato la categoria dei crossover, in fase di test deve avergli procurato notti insonni, eppure guarda: il risultato è eccezionale. Sia in senso stilistico, dato che trovo Qashqai di terza generazione un SUV proporzionato da qualunque angolazione lo si guardi. Sia anche in termini di feeling di guida: la nuova piattaforma ne amplifica le proprietà sportive, mentre il ''milletre'' benzina mild hybrid svolge il suo lavoro onestamente, senza fa rimpiangere il motore diesel. Sempre tu non sia un maratoneta autostradale, ovvio. Ma per le lunghe percorrenze, presto arriverà l'ancora in parte misteriosa alternativa e-Power, ''l'elettrica a benzina''. Sempre un passo avanti, lui.
La prova di nuova Nissan Qashqai
AUDI RS e-tron GT
Audi RS e-tron GT: se non ami l'elettrico, provala
Quando il boss mi chiese, la scorsa primavera, se mi fosse andata di provare l'Audi di serie più potente di sempre, che pensate che gli abbia risposto? Non sono un fanatico delle auto elettriche, ma quando sperimenti l'accelerazione da caccia militare di RS e-tron GT (cioè la versione di e-tron GT con due motori elettrici da 646 cv e 830 Nm complessivi, cioè uno 0-100 km/h in 3,3 secondi), anche le convinzioni più granitiche prendono a vacillare. Ricordo, in centro a Milano, di aver quasi combinato un pasticcio, solo per aver pestato sul gas con un microgrammo di forza in più del necessario... Ragazzi, davvero un'arma da maneggiare con cautela. Senza contare la sua linea: sfido chiunque a giudicarla poco armonica, pur racchiudendo in sé la quintessenza dell'aggressività. Non a caso, ne parlai come la Granturismo che fa tabula rasa del passato.
PORSCHE TAYCAN RWD
Porsche Taycan RWD: trazione posteriore, esperienza integrale
In realtà, con la bestiolina di cui sopra, Porsche Taycan condivide gran parte del codice genetico. Le assegno una posizione più vicina alla vetta solo perché il brand Porsche stuzzica di più i miei sensi, e perché sedersi ai comandi della prima full electric della Cavallina ha un sapore ancora più speciale. Poco importa se la versione oggetto del test drive è la meno potente della gamma (''solo'' 476 cv con boost), anzi: l'architettura a trazione posteriore anziché integrale la alleggerisce e le consente di scodinzolare ancor più facilmente. Manca il sound di un 6 cilindri boxer, questo è vero. Ma tra i tornanti è una lama, è bella da guardare, è comoda da abitare... E con la RWD risparmi un sacco di soldi (dopo aver comunque speso un sacco di soldi, ma qui siamo a casa Porsche) rispetto alle sorelle bi-motore. Quale il prossimo tabù da infrangere?
La prova di Porsche Taycan RWD
SUZUKI SWACE
Suzuki Swace: bella scoperta
Quando ero bambino, la station wagon era un'auto giovanile, ''ganza''. Oggi è una categoria di nicchia, quando invece gran parte delle famiglie, ancora, troverebbe proprio nelle wagon la risposta a tutte le proprie esigenze. A Swace sono affezionato perché insieme a lei ho svolto un servizio diverso dal solito, ma anche perché dopotutto in una settimana di convivenza mi ero accorto che al suo interno mi sentivo come a casa. Non ha un fisico da modella (è comunque gemella di Corolla Touring Sports), ma è proporzionata. Non è super accessoriata, ma in fondo non le manca nulla. E se guidi in prevalenza in città, il suo 1.8 full hybrid è un antidoto agli alti consumi. Una bella scoperta.
SEAT LEON SPORTSTOURER
Seat Leon Sportstourer: fisico mediterraneo, mente tedesca
Considerazioni molto simili le spendo anche per la versione wagon di nuova Leon, modello che all'innegabile praticità associa a mio avviso anche un'eleganza che da un marchio sportivo come Seat non è così scontato aspettarsi. La fantasia latina di alcuni dettagli esterni contrasta piacevolmente con le geometrie Volkswagen degli interni. E insieme a Leon Sportstourer ho avuto la possibilità di riassaporare il gusto antico del motore diesel. Chiaramente, declinato in salsa iper-moderna: silenzioso, corposo, ma poco energivoro. Abbina al 2.0 TDI il cambio DSG a 7 rapporti e avrai accesso alla formula magica del benessere su quattro ruote.
La prova di nuova Seat Leon Sportstourer
DACIA DUSTER
Nuova Dacia Duster, regina del low cost? Regina e basta
Entriamo in zona podio con un ''idolo'' contemporaneo che supera a pieni voti anche il delicato momento del restyling di metà percorso. Passi avanti sul fronte stilistico, ma pure in chiave qualità dei materiali: mamma Renault, da lei si aspetta il massimo. Duster 2021 conserva i principi cardine del suo successo, ovvero il super conveniente rapporto costi-benefici, ma si avventura anche in territori inesplorati come la trasmissione automatica a doppia frizione e le nuove tecnologie digitali di bordo. In off-road, ci ha sempre saputo fare. Ma mai come qualcuno che conosco io...
La prova di nuova Dacia Duster
NUOVA BMW M3
Parli di miti e spunta lei, che di generazioni ne ha collezionate sei, ma che di spirito è la stessa degli esordi. Solo, catapultata negli anni Venti del XXI secolo. Battezzo M3 per una questione di heritage, ma la stessa valutazione la merita pure la quasi gemella M4 Coupé. Il maxi doppio rene della griglia, se ad alcuni ha fatto storcere la bocca, a me ha ''gasato'' non appena l'ho intravisto: questione di gusti. Il 3 litri 6 cilindri in linea - che l'elettrificazione non sa cos'è - è invece progettato per mettere d'accordo tutti: la sua progressione, la sua voce, l'alleanza che stabilisce con il cambio automatico a 8 rapporti (ma esiste anche il manuale). Sguinzaglia nuova M3 in pista e assaporerai il concetto di supereroe. Troppa elettronica? Se serve ad amplificare il piacere, non vedo quale sia il problema. Per la cronaca: abbandonato il circuito di Misano, sperimentai sintomi simili a quelli di fine rapporto di coppia.
La prova di nuova BMW M3 Competition
SUZUKI JIMNY N1
Suzuki Jimny, perché ti ho conosciuto solo ora?
Vi avevo avvisato (e la foto di cover già vi indirizzava sulla strada giusta), il sottoscritto è una mina vagante. Quanto mi sono divertito ad arrampicarmi sulle Alpi con Suzuki Jimny, lo so solo io. Pensare che l'offroad è l'ultimo dei miei pallini: forse perché raramente, in passato, lo avevo affrontato al volante di un fuoristrada nella sua accezione più radicale. Con marce ridotte, trazione integrale vera, un raggio di sterzo ridicolo (ma da risate di stupore), una visibilità (una volta tanto) praticamente motociclistica. E pazienza per quell'abitacolo così essenziale: ora che è omologato esclusivamente come autocarro, addirittura Jimny fa a meno anche dei posti di seconda fila. Pazienza anche per le performance stradali: in autostrada, ti superano i camion. Sta di fatto che con lei è stato amore a prima vista, o meglio: al primo guado. Io che fango e pietre le schivavo come autentiche maledizioni: ho sempre sbagliato tutto?