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Prova

Kymco People S 200


Avatar Redazionale, il 15/06/05

19 anni fa - Nuovo arrivo nella famiglia del ruota alta taiwanese.

Kymco rinnova il suo ruota alta di piccola e media cilindrata facendo un grosso passo in avanti sia nel look, più moderno, sia nel comportamento dinamico del mezzo, che si conferma non solo curato nelle finiture, ma anche bello da guidare. D'attacco come sempre i prezzi.


COM'È Insieme alla Yamaha, la taiwanese Kymco è di certo tra le Case produttrici più prolifiche di questa prima metà del 2005,prima con l'Xciting 500 (il primo "maxi" con motore realizzato da zero)poi seguito dal piccolo Agility 50 (con nuova motorizzazione quattrotempi già Euro-3) ed ora con i nuovi People S nelle cilindrate 50, 125e 200 al posto dei precedenti People.

UN SALTO NEL FUTURO Smessi i panni rotondi e cromati in stile Scarabeo, i nuovi People si sono dati un taglio più moderno (anche se il richiamo all'SH è forte) fatto di spigoli vivi e forme più decise che li ha svecchiati in un colpo solo.


UNA PROPRIA PERSONALITA' Il frontale ora ha una propria personalità più spiccata (meno Vespa) conil grosso faro dalle linee aggressive e il cupolino di serie, mentre lapiccola griglia mantiene un certo family-feeling con il più grandePeople 250.

PICCOLE DIFFERENZE Anche se a prima occhiata le tre cilindrate sono identiche, guardandolemeglio ci si accorge che le versioni 125/200 si differenziano dalpiccolo cinquanta per dettagli stilistici ricercati comeil gruppo ottico posteriore a led rossi (di chiara ispirazioneautomobilistica) e per il faro anteriore a doppia lampada alogena(singola per il 50) Anche le dimensioni del mezzo variano di poco trala versioni targate e non: 106 kg per 1.331 mm di interasse delcinquanta contro i 121 kg e 1.400 mm di interasse per i due targati.

SI RINFORZA Con il vestito nuovo arriva anche una ciclistica rivista, più robusta, sia nel telaio (sempre in tubi di acciaio con piastre di rinforzo), sia nelle sospensioni, con la forcella che guadagna un paio di millimetri nel diametro degli steli(da 31 mm a 33 mm) del precedente modello. Sempre due gliammortizzatori (singolo sul People S 50) regolabili nel precarico dellamolla che affiancano il gruppo motore-trasmissione che mantiene lafunzione di forcellone oscillante.


MAGGIORE SICUREZZA Anche se la coppia di freni rimane sempre "mista" (disco davanti e tamburo dietro) per una maggiore sicurezza cresce però la dimensione del disco anteriore(che passa dai precedenti 226 mm agli odierni 260 mm, mentre il tamburorimane identico con i suoi 130 mm) così come le dimensioni deipneumatici calzati da ruote da 16": 100/80-16" davanti e 120/80-16"dietro (100/80-16" e 110/70-16" per il cinquanta). 

NON MANCA NULLA Buona la dotazione di serie che conta una strumentazione forse dal disegno un po' simile a quella del Malaguti Password 250, ma chiara e completa come poche altre, mentre non mancano il doppio cavalletto(quello laterale ha il ritorno "rapido") e la doppia accensione(elettrica e a pedale, comoda se si scarica la batteria). Il vano sottosella (c'è la presa 12V) è, come su tutti i ruota alta, limitato ad un casco jet,ma la pedana piatta ampia, il vano portaoggetti dietro lo scudo e ilportapacchi di serie garantiscono una buona capacità di carico ancheper i più esigenti.


200 BUGIARDO Non fatevi ingannare dalla scritta "200": il Kymco People S, in realtà non è altro che un 163 cc,ottenuti aumentando di poco l'alesaggio del 125. E, difatti, ladifferenza di potenza è di un solo cv (11,3/7.000 giri controi 10,3/7.500 del 125) e poco più la coppia massima espressa:12,60Nm/5.500 giri per il 200 contro i 10,36Nm/6.750 giri del 125.


125 EURO 3 Però tra i due, il 125 è l'unico ad essere già conforme con la normativa Euro 3 che entrerà in vigore dal primo gennaio 2006. Questo perché tra le due cilindrate, la "quarto di litro" è la più diffusa a livello mondiale. Ci si aspettava, invece, una motorizzazione "quattro tempi" anche per il cinquanta,ma per mantenere una certa brillantezza del mezzo e, soprattutto, permotivi tecnici (il motore realizzato per l'Agility 50 non è nato peressere montato su ruote da 16") Kymco ha optato per il solitomonocilindrico due tempi già montato sui precedenti People (3,8cv/7.000 giri e 4,21Nm/5.500 di coppia massima).

UN BEL COMPRARE I prezzi dei nuovi People S come ci si aspettava sono d'attacco, soprattutto per il cinquanta che, tenendo conto del contributo statale di 250 euro, lo si porta via a soli 1.545 euro. Per rendere appetibili i targati, invece, nel prezzo d'acquisto la Kymco includerà le spese di immatricolazione,compresi sempre i due anni di garanzia e un anno di polizza Kymco Care(in collaborazione con la Europe Assistance) per il rientro delmezzo in caso di avaria. In soldoni i prezzi chiavi in mano: 1.795 euro il 50; 2.445 il 125 e 2.595 per il 200. A voi la scelta.


COME VA Spaziosi, facili e piuttosto confortevoli, cosa si può voler di più da uno scooter da città? Di certo niente o poco altro e nel caso della versione duecento del People S sicuramente si vorrebbe un motore più brillante,non per forza esuberante come il quello del Piaggio Beverly 250 (checonta ben 22 cv), ma nemmeno di soli 11,3 cv espressi a 7.000 giri dalmotore made in Taiwan.

MOTORE TRANQUILLO...Decisamente pochini se si pensa che tutti i concorrenti ne hannoqualcuno in più, ma è anche vero che dietro alla sigla "200" ci sonosolo 163 cc effettivi, che in parte spiegano questa mancanza di verveevidenziata durante la prova. Addirittura, nello scontro diretto in famiglia tra i due targati il centoventicinque si è difeso dignitosamente nello spunto, dovendo poi soccombere (nemmeno di molto) nell'allungo.


... DI SOLITO AFFIDABILEA parte il lato puramente prestazionale dello scooter, entrambe lemotorizzazioni hanno messo in evidenza quello che di buono c'è semprestato su di uno scooter Kymco: una trasmissione a punto non particolarmente rumorosa e una buona resistenza allo strapazzamento.

TANTO SPAZIO In sella, poi, si sta proprio comodi: l'imbottitura è buona e aiuta gli ammortizzatori a filtrare le imperfezioni della strada, lo spazio dietro lo scudo è tanto,non si tocca con le ginocchia e la pedana piatta è comoda non solo percaricarci la spesa ma anche per i continui sali-scendi nell'usoquotidiano.


SEDUTA PERFETTA Lo spazio non manca nemmeno per il passeggero, che gode di comode pedane a scomparsa ben posizionate e del portapacchi con maniglie incorporate.Se per caso il dubbio era che avessero copiato l'Honda SH, si può anchedire che hanno fatto anche di più, rendendo la seduta pressochéperfetta, a livello della Piaggio.

URBANO ED EXTRA Anche se le prestazioni del duecento non sono esaltanti e ben si sposano con l'uso tipicamente urbanoper cui è nato, di certo il Kymco People S siadatta perfettamente anche all'utilizzo "fuori porta" tipicodi chi abita fuori dal centro cittadino.


LA MIGLIORE PROTEZIONE In inverno sarà meglio montare il parabrezza alto, ma anche nudo e crudo come mamma Kymco lo ha fatto, il People S offre una buona protezione dall'ariaper via dello scudo bello ampio che protegge bene le gambe anche nellaparte più esterna e il gruppo faro-cupolino che devia discretamentel'aria dal busto.

SOLO UN PO' PIU' LARGHI Gli specchietti, invece, non offrono un'ottima visuale per via del "gambo" troppo corto che non li fa sporgere troppo: in primo piano ci sono le braccia (sullo Xciting addirittura puntano su leva e manopole!), ma con una manciata di millimetri in più tutto si aggiusterebbe.


FACILI DA GUIDAREIl fatto che la Kymco si stia impegnando nell'offrire scooter sempremigliori non lo dimostrano solo le linee accattivanti e le buonefiniture dei suoi nuovi prodotti ma, soprattutto, il loro comportamentosu strada. Nell'ultimo anno e mezzo i prodotti della Casa di Taiwan hanno fatto passi in avanti significativi e i People S lo dimostrano con un comportamento dinamico di tutto rispetto.

PEDANA BASSA E il People S tra le curve si guida bene, diverte perché trasmette fiducia, ma potrebbe fare molto di più se non fosse per la pedana posizionata troppo in basso: il cavalletto laterale tocca presto, ma ancora prima si tocca (strano, ma vero) sulla destra, con il fondo della pedana.


LEGGERO, MA STABILE La ciclistica, comunque, passa l'esame con un buono: laforcella ha una taratura perfetta nell'uso di tutti i giorni perché nonè troppo morbida sulle asperità che vengono ben filtrate; ma non ènemmeno troppo rigida, così nel veloce l'avantreno tende adalleggerirsi e se si è impegnati in un tratto guidato, tra una curva el'altra affrontate a manetta si notano piccole imprecisioni nel seguirei comandi. Meglio gli ammortizzatori dietro che anche senza toccare la regolazione offrono un buon sostegno nella guida veloce, maggior sostegno che si paga con una risposta un pochino secca sui tratti d'asfalto rovinati, ma nulla di fastidioso.

SICURO IN CURVA Il People S, comunque, rimane sempre piuttosto preciso e stabile (nonostante l'alleggerimento sopradetto) anche nei curvoni veloci,è rapido nello scendere in piega e anche nei cambi di direzione. Ipneumatici, poi, offrono un buon sostegno in curva e una guidapiuttosto "rotonda", il che rende il People S uno scooter facile, facile anche per chi non ha esperienza con le due ruote.


IL DISCO MORDE POCO La Kymco ha fatto un passo in avanti anche per quanto riguarda i freni. I comandi hanno perso la loro caratteristica "corsa lunga", guadagnando in modulabilità e in feeling con la frenata. Il disco davanti, però, non morde molto forte (la cosiddetta frenata antipanico) e se c'è da frenare forte bisogna strizzare per bene la leva, mentre il freno a tamburo dietro è pronto, modulabile, ma tende a bloccare in fretta se non lo si dosa con attenzione.


Pubblicato da Alfredo Verdicchio, 15/06/2005
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